Spal incolore e sconfitta a Rimini per un’ingenuità
Un intervento scomposto di Tripaldelli in area permette ai romagnoli di ottenere il penalty decisivo
Rimini Gli allenatori vecchio stile lo ripetono all’infinito: se il tuo avversario entra in area palla al piede a tutta velocità non ti azzardare mai, e dico mai, a tentare di prendere il pallone. Un insegnamento che Tripaldelli non ha messo in pratica visto che su una percussione di Lamesta il mancino allunga il piede platealmente. Per lui non è rigore ma simulazione, per l’arbitro è invece tiro dagli undici metri che Morra realizza.
Rimini-Spal sta tutta qua, da una parte si fa un errore decisivo e dall’altra si evita di cadere in tentazione nelle – poche – sortite estensi. Neppure il rientro di Maistro, infatti, accende una formazione che bada prima a non prenderle e deve anche pensare ad accendere un cero a capitan Antenucci che fa il lavoro sporco di un ragazzino ma di palle giocabili in area gliene capita soltanto una: colpo di testa che finisce fuori.
Poteva finire 0-0 e forse, visto che i portieri non fanno neppure un intervento, era più giusto così. Ma anche stavolta i dettagli fanno la differenza.