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L’intervento

Spal, Tacopina non molla la presa: la sua fede resta incrollabile

Sergio Armanino
Spal, Tacopina non molla la presa: la sua fede resta incrollabile

Alla cena con gli sponsor il patron fa professione di resilienza

08 dicembre 2023
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Ferrara Cambia lo scenario, scelta non banale, non cambia il refrain, e verrebbe da dire “meno male”.

Dai freddi (in tutti i sensi...) locali di Ferrara Fiere al Teatro Comunale “Claudio Abbado” il salto di categoria è notevole e in senso inverso, rispetto a quelli della squadra. Accade così che, l’altra sera, la cena dedicata a sponsor e partner commerciali è stata allestita nel cuore cittadino, in uno dei suoi luoghi simbolo, con tutte le attenzioni del caso: tavoli “vestiti” di bianco e luci soffuse con inserti azzurri, oltre duecento invitati fatti accomodare sul palcoscenico, solo dopo aver ricevuto l’aperitivo di benvenuto all’ingresso, cena gradevole accompagnata da intermezzi musicali, con un soprano chiamato a eseguire romanze e niente meno che il direttore artistico del Comunale, Marcello Corvino, a esibirsi con il suo violino.

Il salto di qualità è notevole, il clima natalizio anestetizza cattivi pensieri, ma, soprattutto, emerge un dato: tutti presenti. In un periodo in cui specialmente gli imprenditori cercano di dribblare qualche invito di troppo ai ritrovi pre-natalizi, nessuno rinuncia a rispondere a questa chiamata: la Spal, come a qualcuno a cui non scorre sangue biancazzurro nelle vene rimane incomprensibile, occupa sempre e comunque un posto d’onore, privilegiato, irrinunciabile: che la prima squadra sia in serie A, B o C. Segno, anche, che la platea di sponsor e sostenitori è di salde radici spalline e questo fa superare tante amarezze, le sin troppe di questi ultimi anni così complicati (a usare un eufemismo) sotto il profilo sportivo.

Poi, c’è lui, Joe Tacopina, istrionico come abbiamo imparato a conoscerlo, inamovibile, con una fede ferrea nel suo personale credo: «Tough times don’t last, tough people do» (letteralmente: i tempi difficili non durano, le persone difficili sì). E anche l’altra sera l’avvocato americano ha fatto esercizio di resilienza e professione di fede, invitando i sostenitori a restare vicini alla Spal, anche in questi tempi di difficoltà, in cui i risultati non arrivano, nonostante il grande impegno.

L’impressione, confermata anche dal racconto di questa serata (eh, sì, anche questa volta la stampa non era invitata, ma siamo a Ferrara, non a New York, un amico che te la racconta lo trovi sempre...), è che davvero Tacopina non si riesca a capacitare di quest’equazione che non torna, ribadendo per l’ennesima volta l’investimento di 27 milioni di euro effettuato. In ogni caso, il, patron non molla, rimane positivo e fiducioso: attende l’esito delle prossime tre partite, importanti, per poi tracciare un bilancio (nel quale, ovviamente, entreranno considerazioni anche sul possibile recupero degli infortunati) e decidere cosa fare sul mercato di gennaio. Il tutto detto alla presenza dei giocatori della Spal (si dice già spronati nello spogliatoio), che si erano accomodati ai vari tavoli, a loro volta facendo gli onori di casa ai commensali.

Fra gli invitati, anche tutto lo staff spallino, i tanti che lavorano anche dietro le quinte e che Tacopina ha ringraziato, con direttore generale e direttore dell’area tecnica in testa, perché, se la società può operare anche senza di lui, il merito è loro. Anzi, l’avvocato si è scusato per la lunga assenza da Ferrara (circa due mesi) e per esser stato trattenuto in America da impegni professionali.l