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Evento al palazzetto “John Caneparo”

Ferrara, quando il basket è inclusione e i ragazzi disabili fanno squadra

Stefano Balboni
Ferrara, quando il basket è inclusione e i ragazzi disabili fanno squadra

Quattro formazioni si incontrano e giocano

15 dicembre 2023
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Ferrara Uno sport dove l’atleta guarda verso l’alto. Andrà in scena una palla a spicchi davvero speciale sabato prossimo al palazzo delle palestre “John Caneparo” di via Tumiati, con giocatori intenzionati a far di tutto per divertirsi e rimanere uniti, dove il risultato più grande è già stato conquistato.

Ad affrontarsi sul parquet vi saranno giocatori affetti da disabilità intellettivo relazionali, quali possono essere giovani affetti da autismo o altre patologie di natura genetica o biologica. In campo scenderanno le squadre che appartengono alle società della pallacanestro Ravenna, dalla Ushac di Carpi, dal Dream team basket e Acquarello basket che arrivs invece da Piacenza e da una rappresentativa ferrarese formata a sua volta da atleti della VIS rosa 2008 e di Format, allenata da Daniele Bonora.

«Il progetto è partito lo scorso anno tra le mura del liceo statale “Carducci” di Ferrara, dove il giovedì pomeriggio alcuni giovani con problemi di disabilità intellettivo relazionali vengono integrati negli allenamenti con gli altri studenti anch’essi affetti dalle stesse patologie», spiega Bonora nel riepilogare come sia nata l’intuizione di una manifestazione di tale portata sociale e sportiva che già ha avuto un prologo al palazzetto di Ravenna.

Le quattro realtà emiliano romagnole scenderanno in campo ognuna con tre squadre, diversificate per età a partire dalle ore 14.30. La giornata è promossa da Fisdir, la Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali che ha come filosofia il concetto di “pratica sportiva normalizzata”, nella convinzione che lo sport migliora la qualità della vita ed è in grado di esaltare le capacità individuali se praticato in forma compiuta, cioè secondo le regole che gli sono proprie.

I giocatori appartenenti alla Fisdir non vengono definiti “speciali”, ma hanno soltanto specifiche necessità. Secondo la mission di Fisdir lo sport deve favorire la completa autonomia dell’atleta, presupposto per una reale integrazione nel mondo sportivo dei «normodotati». Unitamente alla Fisdir , la giornata di sabato viene promossa anche dal Csi (Centro sportivo italiano) che ha come obiettivo la promozione dell’attività sportiva come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale.

L’iniziativa di sabato verrà riproposta il 28 gennaio a Carpi e il 18 febbraio a Piacenza e fa seguito alla giornata che si è tenuta domenica a Ravenna. «Quando torno a casa dagli allenamenti mi sento con il cuore aperto», conclude un emozionato Daniele Bonora in vista della giornata di sabato e cercando di condensare nelle parole un’emozione che si può soltanto provare quando si osservano i ragazzi in campo mentre cercano di superare le loro difficoltà - talvolta anche motorie - in una sfida quotidiana a migliorarsi. Perché lo sport, in fin dei conti, è soprattutto questo: stare insieme, capacità di crescere e di fare ogni giorno un pizzico meglio di quello precedente. l