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Spal, ultimatum a La Mantia: Fusco ora si tutela con Zilli

Alessio Duatti
Spal, ultimatum a La Mantia: Fusco ora si tutela con Zilli

L’ex rimane la prima scelta, ma il dt vuole chiudere subito

17 gennaio 2024
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Ferrara Il ballo invernale delle punte è destinato a trovare una sua prima definizione nella giornata di oggi. Sì, perché ad Andrea La Mantia sarebbe stato dato una sorta di ultimatum. La vicenda attorno all’attaccante, che lo scorso anno non si era espresso positivamente a Ferrara, è nota: la Spal se lo riprenderebbe volentieri dalla Feralpisalò, facendo “un fatto e due servizi”, il calciatore è stuzzicato dalla possibilità di restituire qualcosa alla delusa piazza estense, ma al tempo stesso si è mostrato timoroso nel dire subito “sì”, proprio perché è il primo a sapere che da queste parti sarebbe atteso al varco e che soltanto una discreta dose di reti attiverebbero la riabilitazione da parte della tifoseria spallina.

L’alternativa

Nell’attesa della scelta definitiva, il direttore Filippo Fusco ha messo il nome di Massimo Zilli del Cosenza in cima alla lista dei cosiddetti arrivabili, visto che, con il passare delle settimane un po’ tutti gli altri prospetti appetibili si stanno accasando (o non si muovono). Puntero d’alta quota (un metro e 95 centimetri d’altezza), classe 2002 nato in Friuli (a Udine) ma cresciuto calcisticamente nella Lazio, Zilli sta trovando pochissimo spazio al Cosenza, con 6 ingressi dalla panchina, nemmeno 100 minuti in campo e nessun gol: di sue marcature nell’esperienza calabrese se ne ricordano soltanto due, di cui una pesantissima nella volata finale della scorsa stagione con la miracolosa salvezza rossoblù.

La Spal chiuderà un nome prima della trasferta di Perugia, poi tenterà di capirne di più sulle condizioni riguardanti il recupero di Dario Sits. Se sul conto del giovane lettone arriveranno indicazioni confortanti, allora ci si fermerà a un La Mantia, a uno Zilli o a chi per loro. Viceversa, si potrà eventualmente attendere un doppio ingresso nel reparto punte. Perché Dalmonte è quasi pronto, ma sul suo muscolo va tenuta la giusta cautela, mentre Siligardi è ancora discretamente indietro e non si possono correre rischi di scarsità nel reparto avanzato nell’attuale condizione di classifica. Insomma, meglio uno in più che uno in meno, nel caso.

Guardiani

Nel frattempo il club ha ufficializzato il rientro anticipato e peraltro atteso dal prestito al Lumezzane di Cesare Galeotti. Il portiere classe 2002 si era giocato le sue possibilità nella prima parte della stagione con i bresciani, ma è stato titolare e per 11 volte filate soltanto fino all’arrivo del mese di novembre, perdendo poi il posto a favore di Filigheddu. Una volta completato il trasferimento del nuovo dodicesimo del Lume (Matteo Rizzo dalla Pro Vercelli), ecco il ferrarese Galeotti riabbracciare la sua Spal e i campi del centro di via Copparo, dove già ieri si è allenato con il preparatore Scalabrelli e i colleghi della porta, facendo la conoscenza mister Colucci. Il reintegro nell’ambiente di “Gale” è senz’altro una mossa saggia, visto che il titolare Alfonso necessita di una gestione fisica particolare e perché Meneghetti non ha mai maturato esperienze.

In tutto questo va però inserito anche il discorso legato a Del Favero. La sua uscita si verificherà soltanto se la Spal riuscirà a trovare uno scambio soddisfacente con un altro estremo difensore, oppure se l’ex Juventus troverà anche semplicemente una destinazione di prestito che lo possa riabilitare come titolare fino a giugno. Se non si verificherà nessuna di queste due opportunità, la porta d’uscita rimarrà chiusa.

L’attesa

A centrocampo la Spal ha fatto quello che doveva fare, cioè inserire un elemento come Marcel Büchel (assai probabile una sua presentazione ufficiale domani, quando la Spal sosterrà il terzo allenamento consecutivo a porte aperte). Questo innesto toglierà senz’altro minuti a Bertini (non di proprietà Spal), che per altro ieri si è procurato la distorsione di una caviglia in allenamento e ne avrà per almeno dieci giorni: se l’entourage del giocatore troverà una sistemazione che potrà garantirgli maggiore continuità, ecco che l’ex Lazio – autore di due gol pesantissimi in maglia biancazzurra – potrebbe spostarsi altrove. Collodel è un giocatore che ha mercato, ma ha anche quelle caratteristiche da “pronto all’uso” che Colucci apprezza per la fase difensiva.

Linea verde

Tra i giovani il discorso è più lineare. Puletto e Orfei dovrebbero rimanere per entrare nelle rotazioni. Parravicini – conteso da società come Atalanta, Torino e Bologna – ha la possibilità di partire in condizione di prestito sino al termine del campionato, magari per giocare con continuità nel campionato Primavera 1, incamerando ulteriore esperienze ambientali in piazze non banali per i giovani. Nador, che all’Ancona non si è trovato bene, rientrerà dal prestito, ma sarà “parcheggiato” altrove: il ragazzo, intanto, ha rifiutato la destinazione Brindisi.

Salvo sorprese dell’ultima ora, poi, da escludersi ulteriori movimenti in entrata a centrocampo, ma anche in difesa.l

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