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Spal-Juventus Next Gen, Colucci è ottimista

Alessio Duatti
Spal-Juventus Next Gen, Colucci è ottimista

Il mister carica i suoi in vista della sfida di domenica pomeriggio al Mazza: «Ogni partita è una finale»

27 gennaio 2024
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Ferrara Il dover vincere la partita contro la Juventus Next Gen, bissando il risicato ma prezioso successo dell’andata, è stato più o meno il concetto della movimentata settimana biancazzurra. Ribadito più volte dai tifosi, sottolineato ieri dallo stesso mister Colucci e anche Tacopina – oggi di ritorno sugli spalti di Corso Piave assieme al suo nuovo partner societario Marcello Follano – non chiede altro risultato al di fuori del segno “1” in schedina.

La situazione di classifica è tornata troppo delicata per pensare a un altro solo passettino in avanti, e di certo la città ora pretende giustamente un cambio di marcia rispetto alla media punti. Il conto delle occasioni perse, buttate, gettate – anche da ben impostate – è di quelli lunghi, ma in questo scontro diretto (occhio al pericolo nebbia) non si potranno fare ulteriori concessioni ai bravi, ma alquanto giovani e acerbi, giovanotti bianconeri.
 

«Anche le altre partite erano da vincere a tutti i costi – chiarisce l’allenatore della Spal – e anche stavolta entreremo in campo per quello. Quello che voglio è una squadra compatta, determinata e con costante furore agonistico. L’ho chiesto ai ragazzi durante la settimana ed è quello che ribadirò prima di entrare in campo. Serve ferocia per fare quel qualcosa in più. Dico sempre alla squadra che vince chi sbaglia meno e questi errori vanno limitati. Quando sono individuali sono sempre difficili da correggere. Il risultato è una conseguenza della voglia e della prestazione».
 

Mister, com’è andato l’incontro con Tacopina?

«Il presidente e il suo nuovo socio ci hanno trasmesso energia positiva. Questa, però, la si deve avere sempre. È logico che le parole di Tacopina alla squadra danno fiducia e sentiamo la voglia di lottare sino all’ultimo millimetro. Messaggio bello da ricevere».

Buchel e Zilli dal primo minuto?

«È possibile. Mi auguro possano avere i 90 minuti nelle gambe. Ovvero se saremo più puliti nel palleggio e nel possesso palla, diverso sarebbe rincorrendo il pallone».

Gli altri?

«Sul portiere faremo valutazioni nelle ultime ore. Saranno sia di natura fisica, ma anche psicologiche che sono altrettanto importanti. Non ci sarà ancora Bertini, mentre Iglio l’abbiamo mandato in Primavera per mettere minutaggio nelle gambe».

Sarà uno scontro diretto per la salvezza?

«Sì, la realtà è quella, non ci dobbiamo vergognare. Anzi bisogna entrare nell’ottica di mettere in bocca un osso con ferocia negli occhi e non volerlo mollare. I ragazzi stanno dando il massimo ma evidentemente questo massimo non basta e bisogna far di più. Occorre andare a trovare energie nervose, sono discorsi che facciamo nel quotidiano».

Che idea s’è fatto sulle cosiddette seconde squadre, come la Juve U23?

«Diciamo che anche qui abbiamo tanti ragazzi con età da Primavera. Le seconde squadre fanno sì che i ragazzi maturino nel tempo e non siano buttati in campo a nuotare con i pesci cani pretendendo di vincere. Le seconde squadre sono importanti, abbiamo visto Morata nascere in una situazione del genere, diciamo che vengono a mancare le piazze, le città e il pubblico. Ma in generale preferisco questo metodo rispetto al far giocare forzatamente gli “under” che quando esauriscono il minutaggio riferito ai regolamenti finiscono cestinati».

In questo momento Colucci si sente in discussione?

«Lo ero già quando sono arrivato a Ferrara, dopo aver superato Altedo…».

A suo avviso, la sconfitta di Perugia ha messo a repentaglio la bontà del lavoro degli ultimi due mesi, anche se non sono praticamente arrivate vittorie?

«No, credo sia stato un episodio. Non ho questo timore. Non credo che quei dieci minuti non ci permettano di ripartire. Il bello del calcio è che la settimana successiva c’è sempre una possibilità di cancellare un passo falso. Lo spirito non deve mai venire meno, ma gli errori vanno limitati. Nella partita di domani (oggi; ndr) voglio che si parta forte e si finisca fortissimo».
 

Intanto, la società e in particolar modo il responsabile dell’area tecnica Filippo Fusco, continuano a monitorare le possibilità provenienti dal mercato. Qualche passo in avanti per l’arrivo di Roberto Ogunseye sembrerebbe esser stato fatto con il Cesena e nei primi giorni della settimana entrante arriverà la risposta rispetto alla possibilità d’inserire un altro elemento nel pacchetto offensivo. Si lavora anche all’uscita di Del Favero e la Spal – dopo averci seriamente provato per Donnarumma del Padova – rimane alla finestra per inserire un profilo volto a innalzare la qualità nel discusso reparto dei portieri. È sempre possibile che almeno uno tra Bertini (di proprietà della Lazio) e Parravicini (eventualmente in prestito) possa uscire andando a giocare altrove con maggiore continuità.

Ma oggi riflettori puntati sul “Mazza”, dove l’atmosfera sarà bollente anche in virtù della presenza di Joe Tacopina.