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Ferrara, Di Carlo torna alla Spal: il sogno del mister può ripartire

Alessio Duatti
Ferrara, Di Carlo torna alla Spal: il sogno del mister può ripartire

Il tecnico torna al centro "Fabbri" dove parla alla squadra e dirige l’allenamento. Giovedì la presentazione ufficiale: ora è più importante ridare coraggio al gruppo

06 febbraio 2024
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Ferrara Il "Mimmo bis" è cosa fatta. Domenico Di Carlo ha ricominciato la sua avventura spallina rimettendo piede al centro "G.B. Fabbri" per dedicarsi a una prima chiacchierata con la squadra e al primo allenamento in campo. In via Copparo il suo posto auto riservato è rimasto tale, così come sono rimaste medesime le strutture e gli uffici dedicati, di cui aveva già fatto abbondante conoscenza durante la scorsa estate e nel sostanziale primo mese del nuovo campionato. I 6 punti conquistati nella 5 partite disputate per intero non erano stati abbastanza per il club, che aveva deciso di sollevare dall’incarico il tecnico di Cassino assieme ad alcuni componenti del suo staff. Tutti da ieri nuovamente sulla sella biancazzurra per il restart del nuovo capitolo. Dentro di nuovo, dunque, il vice allenatore Davide Mezzanotti e il preparatore atletico Lorenzo Riela. I collaboratori/analyst, Martino Sofia e Gaspare Mazarese, erano rimasti col club e Di Carlo oltre a loro ha ritrovato con piacere anche tutta l’equipe sanitaria e altre figure come Carlo Voltolini, Emanuele Tononi e Andrea Brunello. Come noto, il ruolo dedicato alla preparazione degli estremi difensori - oggi diventati quattro, dopo il rientro di Galeotti dal Lumezzane - è passato da Cristiano Scalabrelli ad Andrea Campagnolo. Per il resto Ferrara è sempre Ferrara e la Spal è sempre la Spal, che Di Carlo - disse in estate - nella sua carriera aveva sempre sognato di condurre. Nobile decaduta, anzi in questo momento decadutissima nei bassifondi per evitare il punto di non ritorno della serie D. Ecco, non è proprio semplice spiegarlo a parole (scritte), ma il sogno del mister era stata cosa sincera, sentita e reale. Insomma, non una frase di circostanza di quelle usate nel formale, freddo, costruito e politico mondo del calcio. È facile immaginare, per chi ha potuto anche solo conoscerlo per poco, che il Di Carlo silurato a inizio ottobre dalla Spal abbia vissuto mesi non semplici. Prima contornati da una significativa amarezza per il benservito anticipato e l’interruzione di un primo percorso che avrebbe meritato più tempo visti i tanti giovani all’interno e i diversi giocatori che necessitavano di settimane per carburare dalle mancate o parziali preparazioni svolte qua e là. Poi dispiaciuto per i risultati che i suoi ex biancazzurri non stavano riuscendo a prendersi. Ora il gruppo è tornato tra le sue mani e al di là di un comunque non banale discorso generale dedicato all’economia delle casse di via Copparo, la scelta del "richiamo" è stata la migliore che si potesse fare una volta appurato il capolinea di Colucci. Corretto non modificare assetti ben impostati nel settore giovanile (vedi Grieco e Pedriali) e ancor più rischioso sarebbe stato cercare un terzo allenatore come accaduto un anno fa per ripartire totalmente da capo. Di Carlo (il mister parlerà direttamente giovedì alla vigilia di Spal-Recanatese) dovrà riattaccare la spina e tenerla ben inserita fino all’ultima giornata, tentando di portare in cascina il fieno della salvezza. E potrà farlo tentando di sfruttare al meglio le ultime mosse sul fronte offensivo arrivate dall’ultimo mercato. Soprattutto in termini di filosofia e mentalità ci si attende una Spal propositiva e incisiva, come da desiderio estivo (con più armi a disposizione per colpire). Nel frattempo dall’infermeria biancazzurra non giunge una buona notizia sul conto di Bertini: l’accertamento medico a cui si è sottoposto il regista in prestito dalla Lazio ha rilevato una frattura del malleolo tibiale del piede sinistro. Per la definizione dei tempi e delle modalità di recupero saranno necessari ulteriori consulti medico-specialistici. Cosa non di poco conto, comunque. Per il resto Maistro e Tripadelli hanno riassaporato l’erba del centro sportivo, ma lavorando solo in maniera differenziata. Acciacchi muscolari da valutare giorno per giorno.