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Spal-Arezzo stasera alle 20.45 al Mazza. Mister Di Carlo: «Voglio una prestazione maiuscola»

Francesco Gazzuola
Spal-Arezzo stasera alle 20.45 al Mazza. Mister Di Carlo: «Voglio una prestazione maiuscola»

Il tecnico: «Niente voli, vinciamo e superiamo l’Ancona. C'èancora tanto da pedalare ma farlo tutti insieme è meno faticoso»

23 febbraio 2024
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Ferrara “Nel percorso” avrebbe detto il commentatore Lele Adani. Una frase diventata celebre che ritrae perfettamente lo stato di mister Mimmo Di Carlo. Dopo due vittorie e un pareggio contro l’ultima in classifica che appare come un’occasione sprecata, il tecnico ciociaro è fortemente focalizzato sulla partita di oggi: alle 20.45 al “Mazza” arriva l’Arezzo, un avversario scomodo che si è dimostrato già capace di battere la Spal.

Mister, sarà una partita spartiacque?

«Da quando sono rientrato la squadra è cresciuta molto nella consapevolezza dei propri mezzi attraverso le prestazioni e i risultati. Anche nella prossima partita dobbiamo mettere in campo le nostre caratteristiche e non lasciarci intimorire da nessun avversario. Giochiamo per vincere, ma in questo periodo non servono calcoli o voli pindarici: il primo obiettivo è raggiungere la squadra davanti a noi, che in questo momento è l’Ancona».

Cosa si aspetta dai ragazzi?

«Una prestazione maiuscola con equilibrio, qualità, personalità e sopratutto voglia di vincere più dell’avversario. A casa nostra puntiamo ad essere super protagonisti, anche per trascinare i tifosi. Dobbiamo metterci un po’ più di testa e un po’ più di cuore. Quando il gruppo spinge forte anche l’allenatore è più fiducioso che la squadra possa vincere o recuperare com’è successo nell’ultima gara».

Proprio con la Fermana si poteva fare qualcosa in più?

«Avevamo studiato gli avversari e sapevamo avrebbero concesso spazi che purtroppo non siamo riusciti a sfruttare. Mi è comunque piaciuto l’atteggiamento di saper soffrire e tornare in partita. C’è da migliorare, non lo nascondo: dobbiamo costruire le azioni con più velocità e qualità perché abbiamo le doti per farlo. Sotto l’aspetto del gioco voglio che la squadra acquisti sicurezza e guardi più in verticale perché tendiamo ad andare indietro in modo non costruttivo».

La crescita generale della squadra può limitare gli errori dei singoli?

«Assolutamente sì, è solo questione di testa. I benefici si vedono e non bisogna mollare di un centimetro. Non dobbiamo dare niente per scontato e ogni vittoria ci aiuterà a fare passi in avanti. Dobbiamo stare attenti anche per la classifica, perché se non arrivano risultati il rischio è di ritrovarsi nel calderone dietro, da cui stiamo scollinando. Però serve continuare a pedalare forte in questa salita: ce n’è ancora tanta da fare ma insieme si fatica meno. Tutti stanno dentro il gruppo, tutti possono essere protagonisti, tutti vogliono mettere le proprie qualità al servizio dei compagni: procediamo nel lavoro e siamo tutti orientati verso l’obiettivo di fare prestazioni di spessore».

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