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Ferrara, la Spal paga la frenesia del gol: con i cambi non sale di qualità

Alessio Duatti
Ferrara, la Spal paga la frenesia del gol: con i cambi non sale di qualità

Anche contro l’Arezzo sono mancati il cinismo e l’assist vincente. L’impatto degli attaccanti entrati dalla panchina non è stato all’altezza

25 febbraio 2024
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Ferrara Forse sarebbe stato meglio pareggiarla in 11 contro 11, perché la condizione di superiorità numerica non sfruttata ha reso lo 0-0 casalingo con l’Arezzo decisamente più frustrante. È pur vero che la Spal, da quando è tornato in panchina Mimmo Di Carlo, ha attivato una striscia positiva da quattro turni (due vittorie e due pareggi, nell’ordine...), ma il mancato successo contro i toscani - unito a quello di una settimana fa contro il fanalino di coda Fermana - ha nuovamente rallentato una marcia che, invece, avrebbe necessitato di uno sprint definitivo per uscire dalle rogne della bassa classifica. Il tutto, quando siamo giunti a una settimana esatta da un delicatissimo scontro diretto da giocare in trasferta contro il Sestri Levante (domenica 3 marzo al "Piola" di Vercelli e a porte chiuse per entrambe le tifoserie). Insomma, tutto rimane appeso a un filo ancora troppo sottile. Eppure quei piccoli passi in avanti, in termini di gioco e di generale copertura del campo, non possono non esser riscontrati. In questo momento, però, stanno mancando due ingredienti alquanto importanti per far impossessarsi del tutto di una partita di pallone. E si è visto che la Spal di quest’anno ogni gara deve andare a contendersela dal primo all’ultimo minuto. Come successo anche nelle vittorie contro Recanatese e Pescara, tanto per citare serate comunque positive dal punto di vista del bottino. La squadra rimane priva del giusto cinismo e di una componente delicata come quella della lucidità. Quest’ultima, dopo l’espulsione al 56’ che ha costretto l’Arezzo a proseguire in 10, si è trasformata in frenesia. O in ansia di doverla vincere il prima possibile, quindi in una serie di squilibri generali e di giocate forzate, addirittura meglio controllate dalla doppia linea toscana, che si era conseguentemente abbassata. Forse, dal punto di vista strategico, si sarebbe potuto inserire prima lo Zilli di turno, per cercare di assaltare il fortino amaranto con rifornimenti alti. Ma c’è anche da dire che su un bel traversone proiettato dalla sinistra nell’area piccola lo stesso Zilli se l’è abbondantemente dormita, facendo infuriare il suo allenatore. L’ulteriore tema delle mancanze non è dunque sulla sequenza delle sostituzioni, ma sull’impatto degli entranti offensivi dalla panchina. Anche stavolta fumosi, imprecisi, freddi, non determinanti. Insomma, una bocciatura completa. Bisogna far meglio, il prima possibile. Mister Di Carlo, intanto, dopo un periodo piuttosto intenso in termini di partite e allenamenti senza riposi, ha concesso un lungo weekend ai suoi giocatori. Ripresa al "G.B. Fabbri" fissata per martedì e lunga settimana d’avvicinamento al match con i liguri rossoblù. Un’apertura di marzo che proseguirà molto intensa, perché poi ci sarà il turno infrasettimanale casalingo con la Torres (mercoledì 6) e il successivo impegno sempre al "Mazza" con il Rimini (domenica 10). Partite che, questa Spal, non potrà pensare di non doversele contendere con tutto quello che serve fino alla fine.