Spal, sotto con la pratica Torres per certificare la sua rinascita
Domani al Mazza (18,30) i biancazzurri attesi alla prova del nove Di Carlo mescola le carte: Buchel pronto a tornare titolare. Si scalda Saiani
Ferrara Un felice approccio al trittico settimanale di inizio marzo che ora richiede ulteriore continuità nei prossimi due impegni casalinghi ravvicinati contro Torres e Rimini. La Spal c’è, la zona playout si spera possa essere stata definitivamente salutata (i biancazzurri non uscivano dalle sabbie mobili addirittura da ottobre) e gli 11 punti conquistati dal ritorno in panchina di Mimmo Di Carlo – sui 15 disponibili – rappresentano una media cammino da parte alta della classifica. Ora, però, non è assolutamente il caso di togliere il piede dall’acceleratore. Perché solo dando continuità ai già evidenziati 5 risultati consecutivi potrà essere definitivamente scongiurata la paura degli spareggi per non retrocedere e magari giocarsi più spensierati le ultime partite della stagione regolare (ne mancano 9), cogliendo eventuali opportunità se quelle davanti continueranno a mantenere quest’andamento lento. La priorità, tuttavia, era vincere lo scontro diretto col Sestri Levante e così è stato. Il tempo per recuperare energie in vista dell’infrasettimanale con la seconda della classe – contro i sardi si giocherà domani alle 18.30 – non è molto, soprattutto in virtù del fatto che domenica sul bagnatissimo sintetico del “Piola” si è fatta tanta fatica dal punto di vista fisico. Ma si sa che mentalmente un risultato del genere può dare tanto giovamento, anche nel recupero rispetto ai tanti impegni del calendario.
Cosa va La Spal si è imposta, mettendo ancora una volta alla luce pregi e difetti. Impossibile non riscontrare la validità del nuovo assetto (4-4-2), reso possibile grazie ai correttivi giunti dal mercato di gennaio che si sta dimostrando azzeccato. Il ritorno da protagonista di Antenucci è un senz’altro un fattore: il capitano ci sta mettendo lo zampino a ogni gara, se non segna riesce a portare a casa una superiorità numerica determinante. Finalmente si è sbloccato anche Petrovic (doppietta di grande qualità), ma anche gli altri ingressi dalla panchina hanno dato il proprio apporto. Zilli assist puro, Siligardi – dopo un lunghissimo periodo in lungodegenza – con un’invenzione geniale, da calcio superiore. Questa Spal non sarà diventata il Real Madrid, ma gioca globalmente più ordinata, vogliosa e compatta garantendo lo sviluppo di una fase offensiva che ha ampi margini di miglioramento.
Cosa non va Appunto. S’intende tra i maggiori rifornimenti che dovrebbero giungere dal centrocampo e dalle laterali e quel cinismo sotto porta che sta continuando a mancare (Rabbi in primis, ma non solo a lui). Inoltre, qualche passaggio a vuoto lo si è registrato anche col Sestri: oltre ad alcune fasi con la manovra troppo lenta, si sono anche aperte un paio di situazioni nelle quali la squadra avrebbe dovuto far meglio. Gli episodi (vedi traversa di Forte, come ultimo esempio) stanno anche girando meglio, ma occorrerà essere bravi nel tenerli sempre dalla propria parte. Perché nel calcio tutto può mutare sempre in un attimo.
Verso la Torres La conta dei singoli dovrà partire da Ghiringhelli, l’altro ieri messo ko dalla febbre. Le soluzioni alternative restano Bruscagin (però ne giocherebbe un’altra ravvicinata) e Fiordaliso (con Iglio più sullo sfondo). Peda sarà riproposto con Valentini se l’argentino avrà recuperato a pieno. Idem vale per Tripaldelli, ma nel caso ci sarebbe Saiani pronto. La certezza è il rientro da titolare di Buchel a metà, presumibilmente con Carraro. Poi solita grande disponibilità nel pacchetto esterni: tutti si possono candidare per una casacca dal primo minuto, fatta eccezione per Siligardi che in caso di necessità potrebbe piazzarci un altro ventello. Davanti ipotizzabile cambio radicale della coppia, con Zilli e Petrovic candidatissimi per partire dall’inizio (Antenucci necessita di un parziale riposo). l