La Nuova Ferrara

Sport

Il lutto

Scortichino piange Franco Bonfatti: fondò la Nuova Aurora e il torneo

Scortichino piange Franco Bonfatti: fondò la Nuova Aurora e il torneo

Grande cordoglio per l’ideatore della kermesse dove portò campioni

11 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Scortichino Ieri mattina se n’è andato nella sua casa di Finale Emilia, circondato dagli affetti, Franco Bonfatti. Era nato nel 1944, sempre vissuto a Scortichino, ha lasciato la moglie Antonella, i figli Andrea e Maurizio e i due amati nipoti. La notizia del lutto si è diffusa in fretta ieri a Scortichino e poi durante la partita della sua Nuova Aurora. Bonfatti era malato da qualche tempo, ma fino a pochi mesi fa era sempre in giro tra Finale e il suo paese natale, o a fare il bravo nonno. Idraulico di professione, si ricorda "Francone" come una persona buona e generosa, che ha amato lo sport a tutto tondo, in particolare il calcio, la sua più grande passione. Sui campi di provincia ha trascorso la vita, come calciatore, come dirigente, come autorevole e ascoltato "saggio" del Quarto tempo, l’associazione che raccoglie personalità del mondo del calcio locale e come super tifoso dell’Inter. Franco Bonfatti è uno dei volti più noti del calcio dilettantistico. Al "balon" ci ha giocato per tanti anni, è stato una delle colonne della società di Scortichino, il paese dove ha sempre vissuto, oltre il canale Diversivo «nell’ultima casa sotto Finale Emilia», amava ricordare. Un generoso uomo di sport, sul campo ma anche fuori, in quanto la sua fama gli derivava dal fatto di aver organizzato per circa 30 anni il Torneo notturno di Scortichino, una fra le principali kermesse estive frequentate da tanti appassionati di calcio e da quelli più inclini a trascorrere una serata di degustazione allo stand gastronomico della Nuova Aurora. Lui è stato proprio fra quelli che ha ideato la manifestazione, mantenendo i rapporti con i patron delle squadre partecipanti, invitando i grandi calciatori e facendo pubbliche relazioni ogni sera. Franco, in vena di ricordi, raccontava che la sua "ragnatela" per accaparrarsi le squadre che avrebbero partecipato al prestigioso torneo estivo, cominciava a tesserla in febbraio con una telefonata ai dirigenti delle squadre che secondo lui avevano i requisiti per partecipare, allo scopo di strappare l’adesione con largo anticipo. L’accordo economico era secondario: «Non ci sono mai stati problemi da quel punto di vista», svelava. Le formazioni che provenivano ovviamente dall’Emilia, ma anche dalla Romagna, dal Veneto e dalla Lombardia: «Per questo motivo il torneo di Scortichino raggiunse una fama così ampia», ripeteva orgoglioso. Succedeva anche questo nel campo sportivo di Scortichino, che in una calda serata estiva fece esclamare a Pablito Rossi, nella veste di ospite: «Mai vista tanta gente a un torneo estivo». Veber Bellodi, massimo dirigente della Nuova Aurora, lo ricorda così: «La notizia ci addolora tantissimo. Una perdita importante per il mondo del calcio e per il volontariato del paese, nel quale è stato tra i fondatori nel 1961 della nostra società e anima del torneo notturno. Giovedì prossimo prima dell’incontro di calcio lo ricorderemo con un minuto di raccoglimento». Ultimo suo impegno, oltre a quello di nonno, il Quarto tempo, nato proprio al torneo di Scortichino. E dai membri dell’associazione arriva il cordoglio per la perdita di uno storico componente, che verrà sicuramente ricordato al primo incontro.

D.B e PG.