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Spal, la classifica consente di sognare i playoff

Alessio Duatti
Spal, la classifica consente di sognare i playoff

I biancazzurri si sono tolti dai guai e hanno 7 giornate per costruire un nuovo campionato. La svolta con il ritorno di mister Di Carlo, preso goliardicamente a schiaffi dai suoi

12 marzo 2024
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Ferrara La Spal non solo è guarita, ma è anche finalmente uscita dal tunnel. Questo lo si può affermare con un certo tipo di convinzione perché la luce non è più solo un lontano miraggio. I ritmi di percorrenza, però, vanno mantenuti spediti per evitare di tornare nel traffico. Il primo pensiero deve essere questo. Cautelativo, conservativo, ma al tempo stesso non deve mancare l’ambizione di mantenere la freccia accesa nella corsia di sorpasso come vorrebbe anche il presidente Tacopina, atteso a Ferrara in settimana. Ed è certo che in gente con un certo curriculum di carriera - dall’allenatore, al capitano, passando da Valentini, Buchel, ma non solo - la percezione stia diventando una sorta di pensiero reale. Che poi esso sia non dichiarato, nascosto o smentito, poco importa. Se questo c’è - e dopo lo show interno col Rimini è impossibile che non ci sia - va coltivato. Quel pensiero fa rima con... playoff. La Spal a 7 "chilometri" dal termine del suo viaggio standard punta a raggiungere il prima possibile la meta, dando al contempo un’occhiata allo stradario che potrebbe presentare un ulteriore svincolo utile ad allungare il percorso. Il calcio è fatto di realismo e di emozioni. Il momento della Spal può permettere di mischiare entrambi gli ingredienti. E i numeri sono il sostegno a tutto ciò.Di Carlo ha portato a casa 14 punti sui 21 disponibili. Da qui alla fine ce ne saranno altrettanti in palio (7 giornate). La posizione numero 14 in classifica (a +2 su Vis Pesaro e Ancona) permette di respirare, perché i biancazzurri si sono messi dietro ben 6 compagini (Olbia e Fermana, tra l’altro, sono distaccatissime e solo un miracolo potrà salvarle). È pur vero che le prossime due uscite contro Pontedera e Carrarese non saranno di facile interpretazione (la prima al "Mannucci" è prevista questo sabato alle ore 18.30), ma un’occhiatina al mirino con dentro il non irresistibile Rimini e la discontinua Virus Entella di quest’anno va data. Al decimo posto - distante 4 punti da Ferrara - coabitano Lucchese e Pineto, insomma altre non due corazzate che si accontenterebbero di chiudere il campionato salvando la categoria. Il contesto è questo, ma va affrontato step by step. Pardon "partita, dopo partita" come amano definire i protagonisti del calcio a ogni appuntamento con la stampa. Forma a parte, tuttavia questa rimane una grossa verità. Per mettersi più comoda e inserirsi nel quadro odierno la Spal ha semplicemente guardato se stessa, pensando a migliorarsi come proposta di campo (decisamente più offensiva), andando in gol (al "Mazza" mai prima dell’altro ieri ne erano stati segnati 3 quest’anno) e macinando punti anche lontano dalla propria dimora. E l’esperienza di mister Di Carlo si sta rivelando un fattore in più: uno dei primi ad esultare dopo la vittoria nel derby regionale col Rimini è stato proprio lui, con ampi gesti di gioia verso gli spalti, poi come protagonista dentro il cerchio creato insieme ai giocatori che l’hanno festeggiato con una manciata di goliardici schiaffi qua e là prima di andare a cantare insieme alla Curva Ovest. Coesione, unità d’intenti e quella voglia di portare la Spal sempre più in alto. Un mix di sensazioni percepibili, ma da vivere a testa bassa mantenendo intatti gli equilibri di una squadra che ha purtroppo mostrato più di una fragilità dal punto di vista psicologico. Ma l’asfalto percorso è quello giusto. Ora non resta che puntare un altro tunnel, quello del divertimento.