Di Taranto, gioie e frenate: «Bel periodo, ma per la Spal è ancora lunga»
Il dg: «Adesso due partite decisive»
Ferrara Anche il direttore generale della Spal, Corrado Di Taranto, ha assistito con soddisfazione alla presentazione dell’evento “Caccia alle Uova” che unirà sport, divertimento e solidarietà: «Sono sicuro che il pubblico ferrarese accoglierà con partecipazione quest’iniziativa al Parco Massari. Ringrazio l’assessore Cristina Coletti e Spal Foundation».
Direttore, nel frattempo la Spal sta finalmente vivendo un momento positivo.
«Sì, siamo contenti, non posso nascondere i grandi segnali che ci sta dando la squadra, ma dobbiamo stare attenti e concentrati sull’obiettivo perché già contro il Pontedera sarà una partita difficile».
Nell’ultima settimana sono arrivati 6 punti pesantissimi per la classifica.
«Un bilancio positivo, sono state mantenute quelle che erano le aspettative. Sei punti su 9 disponibili in una sola settimana direi che è un risultato ottimo. La squadra sta anche segnando tanti gol e credo che anche questo sia un segnale da cogliere rispetto a prima. Stanno andando in gol attaccanti, centrocampisti e difensori: il mix è evidente».
È una Spal maggiormente capace di vivere i diversi momenti nelle partite?
«Sì. Le ultime 3 sono state tra di loro molto differenti. Paradossalmente abbiamo perso quella che abbiamo giocato meglio: nella prima mezzora con la Torres si è visto un gran bel calcio. Ogni gara ha sempre la sua storia. Contro il Sestri Levante c’erano in palio 6 punti, con la Torres seconda in classifica ce la siamo giocata a viso aperto disputando un’ottima gara e la terza col Rimini è stata particolare perché ce la siamo un attimo complicata prima di chiuderla con merito».
Una lettura sulla svolta dell’ultimo periodo?
«Diciamo che il ritorno di mister Di Carlo ha portato entusiasmo e l’aver aggiunto dei pezzi importanti col calciomercato di gennaio ha contribuito a migliorare la rosa. Poi si sa che le vittorie portano soddisfazioni e credibilità. Ecco gli ingredienti giusti per proseguire».
Sorpreso dal ruolo oggi ricoperto da Carraro?
«Ci sono tanti nomi che potrebbero essere citati, ma Carraro oggi può esser visto come il simbolo della crescita singola e collettiva della Spal. Anche sentendo gli umori della gente fuori dallo stadio tutto ciò è ben percepibile. È un giocatore che sta piacendo e che sta dando tutto per dare il suo contributo. Avrebbe meritato il gol, quella traversa grida ancora vendetta…».
Intanto, Antenucci continua a essere determinante.
«Trascinante, da pelle d’oca. Ha fatto un gol di altissima qualità che forse solo uno come lui poteva fare».
Ambiente coeso e bella festa con tutto lo stadio. Altri fattori che potranno far la differenza?
«I nostri tifosi vanno ringraziati, domenica sono stati davvero grandi. Anche il mister ha rimarcato quest’unione. Poi vorrei sottolineare un po’ un simbolo arrivato dal meteo: prima nuvoloso, poi temporale e infine il sole…».
Sguardo alla classifica con tanto di spiraglio verso i playoff?
«La risposta posso darla dopo le prossime due partite che a mio avviso saranno difficilissime. Se queste andranno bene, allora magari dopo si potrà parlare di uno spiraglio. Intanto rimaniamo concentrati sull’obiettivo».
E il presidente Tacopina è tornato in città.
«Anzitutto è stato contentissimo della vittoria conquistata domenica. Insieme faremo un punto della situazione in sede, ma la stagione è ancora molto lunga e più che programmare il futuro ora occorre stabilizzare questa situazione che stiamo vivendo e che ci vede assorbiti».