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Spal a Pontedera per trovare conferme

Alessio Duatti
Spal a Pontedera per trovare conferme

Esame di maturità per Antenucci e compagni su un campo ostico. Turnover presumibile da centrocampo in su, ma quel che conta è l’atteggiamento

16 marzo 2024
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Ferrara Unione Sportiva Città di Pontedera. Questa l’esatta denominazione del club che esprime l’avversario odierno della Spal. E che in sé racchiude proprio quello che mister Di Carlo ha chiesto a tutte le componenti che, in un modo o nell’altro, fanno parte del mondo biancazzurri: unità nel nome della più alta (per storia, blasone, seguito) espressione sportiva cittadina. Ecco, bisognerà che la Spal e tutto il movimento che l’affianca, iniziando dai tifosi più caldi sugli spalti del "Mannucci" e fino a chi l’osserverà davanti alla tv, si muova compatto verso l’obiettivo: quello di oggi, dichiarato, sono 3 punti in terra toscana. Che, detta così, pare persino semplice, ma, a ben guardare Antenucci e compagni non sono certo attesi da una gita fuori porta. Un occhio all’avversario, sebbene ogni partita faccia storia a sé. Cinque sconfitte, tre pareggi e due vittorie nelle ultime 10 giornate portano la squadra di mister Canzi a un rendimento da quart’ultima in classifica, anche se nelle ultime tre uscite qualcosa s’è aggiustato con un successo (0-1 a Pesaro con la Vis) e due pareggi (2-2 con la Lucchese e 1-1 ad Alessandria con la Juventus Next Gen, non poca cosa). La Spal nella seconda versione Di Carlo risponde con un ruolino di marcia da quarta in classifica, con un solo stop nelle ultime sette uscite. I successi a Pescara e a Vercelli con il Sestri Levante (a porte chiuse), con il pari a Fermo, dicono 7 punti nelle ultime tre trasferte, dove forse i biancazzurri avevano qualche pressione ambientale in meno, assieme al non essere d’obbligo per loro "fare" la partita, danno una spinta, ma fermiamoci qui. Perché, proprio per le stesse ragioni sin qui illustrate, appare chiaro che la Spal oggi è attesa da un esame di maturità. Confermarsi è sempre l’azione più difficile da portare a termine e oggi è proprio quanto richiesto alla Spal. Lo slancio giusto c’è, la ritrovata consapevolezza nei propri mezzi pure, la capacità di reagire al momento negativo anche: bisogna confermare il tutto su un terreno che presenta più insidie, rispetto agli avversari precedenti. Con quali armi (leggi formazione) il tecnico ciociaro proverà a espugnare quel campo sulle colline pisane? Ecco, qui c’è da essere un po’ maghi, o semplicemente fortunati, nell’indovinare gli interpreti dell’undici di partenza. Il mister ieri è stato una tomba al riguardo, sebbene, sibillino, abbia annunciato turnover, senza svelare chi fossero i due elementi non recuperati al meglio, ma escludendo dal novero Ghiringhelli. Chi e dove cambiare rispetto alla formazione che ha battuto il Rimini? Difficile immaginare novità nella retroguardia, con il solo Peda che non era partito titolare, ma che, tanto più dopo il gol ai biancorossi romagnoli, sarà confermato. Semmai, dalla cintola in su potranno esserci inserimenti. Come, per esempio, un Contiliano dal primo minuto, anziché fare staffetta con Büchel, o anche un Rao al posto di Maistro, visti i discorsi sulla velocità proposti dal tecnico spallino in sede di presentazione. Zilli per Petrovic? Anche questa è un’ipotesi per arrivare a tre pedine diverse e dare senso compiuto all’idea di turnover annunciata. Chi ci sia dall’inizio o chi entri a gara in corso, in verità, tanto più da quando si possono effettuare cinque cambi, in realtà non è così decisivo, Quel che conta, oggi più di sempre, è seguire alla lettera le indicazioni dell’allenatore e portare a casa un risultato che sarebbe prezioso.Partita in diretta tv, su Sky, ma anche su TeleRomagna.