Ambrogio, la “Prima” volta e un paese intero fa festa
La promozione esalta la qualità di un club modello. Mister Casotti: «Che emozione, mi sembrava la Spal di Terni»
Ambrogio Il “Tutti vogliono viaggiare in Prima…” di Luciano Ligabue è diventato ritornello anche nella piccola, ma grande, località di Ambrogio. Dove gli Amici di Stefano hanno festeggiato la meritata, storica e straordinaria promozione nella categoria superiore, portando a casa gli ultimi tasselli necessari per la festa contro l’Ospitalese. Sono 52 i punti conquistati, +10 sui biancorossi argentani, +11 sulla Dogatese e gap incolmabile a tre giornate dal termine (le uscite finali contro Ostellatese, San Bartolomeo in Bosco e Ricci Goro saranno passerelle da vivere con il sorriso di chi ce l’ha fatta).
I numeri gialloneri sono impressionati: 15 vittorie, 7 pareggi, un solo ko e le migliori cifre di reti subite (17) e fatte 46 (contributi maggiori di Grassi, Pavani e Rouadi). Ma a vincere è stato il collettivo della società. Uno staff – dentro e fuori dal campo – che raramente si è visto nel mondo del calcio locale. Organizzazione impeccabile, riconosciuta, stimata, e rispettata in tutta la provincia (tanti club, via social, hanno fatto le congratulazioni per la vittoria). Roba quotidiana, fatta con cuore, passione, spirito comunitario, ma anche con la precisione di chi spera di ottenere il massimo.
Ad Ambrogio l’altra sera c’erano circa 150 persone al campo, una fetta di paese si è trasferita a condividere la missione della squadra. E al termine è stato delirio generale, con canti di festa, fumogeni, spumanti aperti e fuochi d’artificio a rendere magica la più bella serata calcistica di una società che non manca mai di ricordare nel miglior modo possibile i ragazzi che non ci sono più.
Esulta Federico Casotti, che del team copparese è l’allenatore: «Questa vittoria – dice – è un’emozione unica. L’altra sera abbiamo vissuto momenti toccanti, di gioia, che resteranno per sempre indimenticabili. So che stiamo parlando di una vittoria della Seconda categoria, ma personalmente mi è sembrato di rivivere gli attimi di festa che da tifoso della Spal avevo vissuto nel famoso pomeriggio di Terni».
E, ancora: «È un momento storico per il paese e per la società che dal 2017 ha dimostrato la voglia di crescere ogni giorno. Questo è un contesto ideale per potersi esprimere. Il club cura ogni dettaglio, Alex Dalconi è molto bravo a gestire i vari settori. Io ho sempre sentito la fiducia della società in ogni passaggio della stagione. L’annata è stata importante. I numeri parlano chiari ma ingannano perché c’è sempre stato molto equilibrio tra le squadre d’alta classifica: non è stato facile. Il futuro? La Prima categoria è un’esperienza che la società vuol vivere e sarà bello farsi conoscere fuori provincia. Sul mio domani ci si ragionerà più avanti, intanto ci godiamo il mese di aprile a onorare il campionato e a festeggiare».