Petrovic-Zilli, la strana coppia della Spal. Pochi gol, ma che valgono come macigni
Arrivati in gennaio per dare centimetri al reparto. Chi ne ha giovato maggiormente è capitan Antenucci
Ferrara Non saranno arrivati a Ferrara con un cassa di fuochi d’artificio capaci d’illuminare l’intera città, ma Tomi Petrovic e Massimo Zilli due botti (ciascuno) li hanno tirati fuori dal proprio bagagliaio. La sintesi è già piuttosto evidente: la media gol dei due attaccanti che la Spal si è presa nel mercato di gennaio non è quella sperata, ma Zilli e Petrovic hanno avuto un impatto fondamentale – due doppiette decisive – nelle sfide da piena posta in palio contro le rossoblù Sestri Levante e Gubbio. Punti nella cascina di mister Di Carlo utili a ipotecare il discorso salvezza, anche grazie alle polveri del croato classe 1999 e del friulano nato nel 2002.
Portandosi un attimo avanti, è possibile tracciare un breve bilancio. Senza le operazioni Petrovic e Zilli – attaccanti pronti all’uso, al di là dei numeri citati – la Spal avrebbe fatto fatica ad avere i punti che ha adesso. L’abbondanza numerica in attacco ha permesso a Di Carlo di ridisegnare la squadra col più funzionale 4-4-2, reinserendo nel contesto capitan Antenucci. Cosa non di poco conto, sia chiaro. La presenza e le giocate del capitano sono sotto gli occhi di tutti, tanto che proprio Zilli e Petrovic hanno visto il loro minutaggio alternato. Assieme hanno giocato dal primo minuto solo nella nuova alba di Di Carlo (Spal-Recanatese, poi appunto decisa da Antenucci) e in Spal-Torres. Farne solo un discorso di compatibilità o ragionare al contrario sarebbe riduttivo. Petrovic era partito dal primo minuto nella trasferta di Lucca (ultima di Colucci) ma la data da ricordare è quella del 3 marzo: stadio “Piola” di Vercelli, Spal che deve risolvere l’ingarbugliata sfida con il Sestri, 19 minuti a disposizione di Petrovic (lo spezzone più corto giocato dal suo arrivo) e doppietta (l’ultimo gol su assist di Zilli) per festeggiare il successo nel confronto diretto.
L’ex Cosenza, invece, ha avuto più di un intoppo fisico nella sua esperienza estense. La doppia marcatura al Gubbio è stata celebrata da tutto il gruppo, proprio perché in via Copparo chiunque ha compreso le sofferenze d’astinenza vissute nei mesi scorsi.
Contro l’Entella, se Antenucci sarà al 100%, sarà ancora ballottaggio tra i due: e Petrovic a Chiavari potrebbe giocare da ex, visto che la sua esperienza nel calcio italiano era iniziata nel 2017 proprio con la divisa della Virtus.