Spal, con Di Carlo ritmo da playoff. Ma è vietato recriminare
Dal ritorno alla Spal 12 gare con 22 punti e la capacità di coinvolgere tutti. Il suo futuro è ancora incerto, deciderà Tacopina memore degli errori
Ferrara Le svolte calcistiche non arrivano mai tramite solo un singolo elemento sia esso un dirigente, un allenatore o un calciatore. Ma è innegabile che il ritorno di Mimmo Di Carlo tra le mura estensi abbia chiaramente raddrizzato la stagione della Spal. I numeri sono (spesso) la miglior testimonianza della narrazione: 12 partite allenate dal rientro in sella di "MDC" con 10 risultati utili di cui 6 vittorie e 4 pareggi (2 le sconfitte patite contro Torres e Pontedera) e la possibilità di accentuare ulteriormente la striscia positiva contro Pineto e Olbia. Va ulteriormente evidenziato il fatto che in ben 3 circostanze vittoriose la squadra è riuscita a segnare ben 3 gol agli avversari. Il “condottiero” di casa Spal - così come lui stesso si è definito più volte, con estremo orgoglio - ha dispensato più di un complimento ai propri ragazzi, ma chiede loro di tenere alta l’asticella dell’attenzione fino alla fine della stagione regolare. Da un lato per tagliare ufficialmente il prioritario traguardo salvezza, dall’altro per non avere alcun tipo di recriminazione finale in chiave decimo posto data la frenata del Rimini, ma soprattutto per concludere nel migliore dei modi il burrascoso percorso stagionale, che ha finalmente incrociato venti più miti e dolci. Il mercato invernale - una reale riparazione delle mancanze precedenti - ha permesso al tecnico di operare con maggiori abbondanze qua e là. La proposta del 4-4-2 di chiaro stampo offensivo è riuscita nel globale coinvolgimento della rosa e nella ritrovata compattezza (anche mentale, di spirito e di voglia) di tutti i ragazzi. A Chiavari contro l’Entella la Spal si è presentata con una più che discreta emergenza e vien da dire che in altri periodi - soprattutto dopo uno svantaggio iniziale arrivato sugli sviluppi di una rimessa laterale - una partita in condizioni del genere non sarebbe mai stata vinta. Invece i vari singoli - alcuni realmente rispolverati - hanno risposto nel migliore modo possibile e si sono andati a prendere ciò che desideravano tutte le componenti che amano la Spal. È difficile stabilire il "cosa sarebbe stato se..." o affermare certezze su basi ipotetiche (anche se probabili). Ma pensiamo vi siano pochi dubbi nel pensare che, senza quell’esonero di mister Di Carlo arrivato già alla quinta giornata, il progetto biancazzurro 2023/2024 sarebbe perlomeno finito con certezza dentro la lunga fascia del playoff. Tornare indietro non si può, far tesoro di alcuni errori è sempre cosa utile, ma soprattutto è un guardare avanti. Inteso nel rispetto delle prossime due partite e in generale per il futuro del club sempre che si scelga di proseguire con lui in plancia di comando nel futuro.