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Spal, animi contrastanti post salvezza: Di Carlo felice, Tacopina guarda già oltre

Alessio Duatti
Spal, animi contrastanti post salvezza: Di Carlo felice, Tacopina guarda già oltre

Il presidente: «Non c’è nulla da festeggiare. Concentrati al prossimo anno per portare la squadra dove merita»

22 aprile 2024
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Ferrara Mimmo Di Carlo entra in sala stampa alle 19.05, dopo l’ovvio abbraccio con i propri giocatori al termine del successo che vuol dire salvezza contro il Pineto e una doccia calda: «L’obiettivo – dice il tecnico – era quello di portare a casa i tre punti davanti al nostro pubblico, che ci ha spinti sin dal principio. Diciamo che il primo tempo è stato giocato bene, ma non benissimo. Nel secondo abbiamo alzato il livello e la qualità. Quando sono cresciuti i singoli, abbiamo creato tante occasioni e la vittoria alla fine è stata meritata».

Con il ritorno di mister Di Carlo sulla panchina biancazzurra sono arrivati 25 punti in 13 partite: «Era l’unico modo per provare a far qualcosa in più della sola salvezza, ma quello non dipendeva più da noi. Il percorso è stato importante, quindi faccio i complimenti ai giocatori, alla società e ai tifosi. Siamo stati tutti coesi e compatti per arrivare a questi attuali 46 punti, in attesa dell’ultima. Se mi sono meritato la riconferma? Io – risponde il mister – cerco di fare il mio lavoro al meglio e al massimo possibile. Ero arrivato a Ferrara con obiettivi diversi dalla salvezza, poi, da quando sono tornato, ci siamo ricompattati e sono arrivati i risultati di una squadra vera. Domenica ci sarà l’ultima partita, poi se ne parlerà. Io ho sempre l’obiettivo di vincere: ora abbiamo creato una base, vedremo quel che succederà».

Match winner Zilli: «Massimo è un giocatore forte in area di rigore – evidenzia Di Carlo –, un combattente, un battagliero, ha la tempra friulana, ma in questo girone di ritorno ha avuto un sacco di problematiche. Ha fatto un gol che in questa categoria non si vede facilmente».

Sempre il mister sulla svolta della ripresa: «Non è la prima volta che cresciamo collettivamente nei secondi tempi. Quindi, direi che i complimenti vanno fatti anche allo staff, al preparatore, ai medici, ai fisioterapisti e a tutti i magazzinieri. Chiunque ha dedicato energie e tempo per mettere i giocatori nelle migliori condizioni. Siamo arrivati a questo punto della stagione con fiato e gamba. Da quando sono tornato, in qualche partita abbiamo concesso qualcosa agli avversari, ma ci siamo sempre stati e i punti fatti sono stati meritati. Siamo riusciti a mettere la squadra al centro del progetto. C’era bisogno di serenità, fiducia e di un condottiero che potesse dare qualcosa di diverso come atteggiamento e gioco, lavorando sulla testa, cambiando i crismi della squadra. Il mercato di gennaio ha dato risorse e io ho tentato di farle rendere al meglio. Non abbiamo mollato: stiamo finendo, ma questo dev’essere anche un inizio».

Il presidente Ha altri pensieri Joe Tacopina, che in serata ha fatto pervenire una dichiarazione: «Se da un lato sono contento per come sta giocando la squadra ora e per aver vinto tre partite di fila, questa è solo la prova che la squadra aveva il potenziale per fare qualcosa d’importante quest’anno. Non mi viene in mente la parola “felice” quando si parla di salvezza della Spal in serie C. Non c'è nulla da festeggiare. Ora dobbiamo essere concentrati sul prossimo anno e sul nostro obiettivo di riportare la Spal dove merita. Questo è il mio impegno nei confronti dei tifosi».

Dalmonte Pillola finale by Nicola Dalmonte: «Siamo contenti per questa salvezza. Abbiamo fatto un bel secondo tempo, da squadra forte».