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Capitan futuro a 35 anni. La Spal può ripartire da Valentini

Alessio Duatti
Capitan futuro a 35 anni.  La Spal può ripartire da Valentini

Il difensore argentino al centro dei pensieri del club

02 maggio 2024
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Ferrara Mentre il gruppo squadra continua a tenersi attivo al “Fabbri” di via Copparo (stamattina terza e ultima seduta settimanale prevista alle 10.30 con porte aperte al pubblico), la società ha già acceso i motori verso il domani con una prima mossa concreta. La sensazione generale è che i nodi principali – il nome del nuovo direttore tecnico e l’eventuale conferma di Di Carlo – possano essere sciolti nella prossima quindicina di giorni. Intanto nel pacchetto dei giocatori in scadenza è stata presa una prima decisione – apprezzabile – prolungando il contratto di Alessandro Bassoli.

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Uno di quelli che nel maggiore momento di difficoltà della Spal ha dato anima, corpo e ci ha rimesso pure un menisco. Uno di quelli che non si è quindi potuto godere attivamente la primavera di Di Carlo, ma che avrà quindi la possibilità di rimettersi nuovamente in gioco per sorridere completamente in maglia biancazzurra. Il classe 1990 era arrivato a Ferrara nel giorno di Halloween, ben individuato da svincolato, dopo un periodo nero a causa della non semplice risoluzione di alcuni guai fisici che ne avevano messo anche a rischio l’intero percorso professionale. Bassoli ha sin da subito offerto alla Spal tutte le sue doti morali, confermando capacità tecniche e d’impatto nel proprio mestiere di difensore (reparto in quel periodo letteralmente falcidiato da infortuni e assenze varie). Sta di fatto che Colucci l’aveva subito gettato nella mischia – per certi versi anche a sorpresa – nelle sconfitte contro Lucchese (Coppa Italia), Pontedera e Carrarese. Ecco, diciamo che nei 13 gettoni in maglia estense il buon Bassoli ha goduto soltanto nel match casalingo contro l’Olbia. Lì la gioia era stata doppia, visto che era andato pure in gol. Ma attenzione: se nei quasi 1.200 minuti giocati dal numero 13 spallino sono arrivate quasi solo sconfitte o amari pareggi, la colpa non è di certo riferibile a colui che invece era stato tra i pochi capaci di tenere su la baracca, chiudendo quasi sempre in maniera sufficiente nel periodo di maggiore sofferenza. Sta di fatto che a inizio febbraio – nella famosa settimana dell’esonero di Colucci e dell’altro ko di Bertini – si era resa necessaria l’operazione rispetto alla lesione meniscale al ginocchio mancino del ragazzo nativo di Bologna. Con Marta, la sua dolce metà, e i due figli non si è mai perso una gara dalla tribuna del “Paolo Mazza” e anche nei mesi di riabilitazione il suo personaggio ha portato positività dentro l’ambiente, nonostante l’ennesimo stop forzato – e sofferto – della carriera.

Nelle ultime settimane Bassoli ha collezionato soltanto tre convocazioni simboliche ma mai con la concreta possibilità di giocare. Sarebbe stato un rischio. Più per lui, che per la squadra ovviamente. Il recupero è però praticamente completo e se per altri il periodo corrente sarà utile semplicemente per restare in forma, per Bassoli ogni giornata risulta perfetta per ripresentarsi al meglio nei primi giorni del prossimo luglio.

Difesa futura

Un'altra pedina arretrata con il proprio rapporto in scadenza con la Spal è Nahuel Valentini, assoluto protagonista dell’ultima fase. Il club ci sta ragionando sopra, valutando l’intera stagione dell’argentino di Rosario e cercando di capire se anche sul suo conto si potrà trovare una quadratura globale (tecnica, economica e di progetto). Valentini, dal canto suo, rimarrebbe volentieri a Ferrara. La decisione non sarà questione di ore, ma anche in questo senso non si dovrebbe andare oltre la decina di giorni. E se fumata bianca sarà, allora occorrerà iniziare a capire quante caselle nel reparto saranno già occupate per il prossimo campionato. Peda saluterà (è già di proprietà del Palermo), Arena è da considerarsi come un nuovo acquisto dopo la stagione saltata praticamente per intero. Breit è un ragazzo che avrà bisogno di andare a giocare, mentre se – come pare – Fiordaliso e Bruscagin (già di proprietà fino al 2025) hanno una possibilità di restare, il ragionamento può allargarsi alla loro duttilità generale e all’aver mostrato le cose migliori proprio da centrali.

Insomma, se il contesto precedente al mercato sarà questo va da sé che forse basterebbe un solo innesto nel cuore del reparto, con maggiore dedica alle corsie basse laterali. Dove sarà necessario confermare e rafforzare.

Ma servono ancora alcuni giorni prima di poter scrivere numeri che non siano scritti sull’acqua.