Ecco la Spal per il nuovo direttore: un organico a cui mettere mano
Aspettando l’erede di Fusco all’area tecnica, il quadro dei contratti. Intanto la società ha prolungato di un anno il legame con il difensore Bassoli
Ferrara Dato ormai per assodato il divorzio che avverrà nelle prossime settimane tra Joe Tacopina e Filippo Fusco, non resta che attendere gli sviluppi sulla scelta relativa al prossimo direttore dell’area tecnica della Spal. Con i campionati ancora in corso (in particolar modo la lunga fase playoff della serie C) la sensazione è che si debba pazientare più di un po’.L’unico nome circolato sin qui, ma anche seriamente accreditato, è quello di Andrea Colombino, 43 anni, diesse della Torres, che a fine giugno vedrà scadere il suo contratto triennale. Per altro a Sassari c’era già stato nella stagione 2015-16, prima e dopo un paio di collaborazioni come osservatore del Genoa. Il suo possibile arrivo a Ferrara, però, è stato associato anche dell’allenatore della vicecapolista sarda, quell’Alfonso Greco, oggi 54enne, che da giocatore vestì la maglia biancazzurra dal 1995 al ’99. E qui, apriti cielo: vorrebbe dire salutare anche Mimmo Di Carlo e ripartire un’altra volta, se non da zero, quasi. Sarà quello del mister, in ogni caso, il primo nodo da sciogliere. Tutto assai prematuro, tanto più che la Torres adesso è focalizzata sui playoff, che affronta da favorita e, quindi, si gioca tantissimo.
In ogni caso, chi arriverà dovrà confrontarsi con l’attuale situazione contrattuale dell’organico. Che, proprio ieri, ha visto avversarsi un auspicio dei più: il prolungamento del contratto al difensore Alessandro Bassoli, ufficializzato ieri dalla Spal fino al 30 giugno 2025. Classe 1990 e con all’attivo 354 presenze tra i professionisti, Bassoli è arrivato in biancazzurro lo scorso novembre e da quel momento è sceso in campo in 13 occasioni tra campionato e Coppa Italia, realizzando anche una rete nel match casalingo contro l’Olbia. Un infortunio l’ha poi tenuto lontano dai campi, ma l’impressione che si era colta. Tra i giocatori con il contratto in scadenza alla fine del mese prossimo si annoverano Valentini, Siligardi ed Edera: pare che solo per i primi due possa esserci una possibilità di prolungamento. La Spal dovrà poi capire chi vorrà trattenere tra i prestiti giunti agli sgoccioli: sarebbe cosa buona e giusta fare uno sforzo per mantenere nella prossima rosa Ghiringhelli, Dalmonte e Zilli (Südtirol, Vicenza e Cosenza le proprietarie dei cartellini e discorsi non impossibili da intraprendere). Più difficile per Petrovic (Trento), che ha convinto meno, mentre Peda (già del Palermo) saluterà quella Ferrara che l’ha visto crescere, mentre Bertini e Sits torneranno a essere gestiti da Lazio e Parma. Non semplice, ma sarà necessario trovare sistemazioni tra i pali per Alfonso e Del Favero. Anche Meneghetti ha un ulteriore anno di contratto, ma questo potrebbe anche essere vissuto con il medesimo ruolo della stagione che si sta andando a concludere. Farebbero comodo per la Spal del domani i vari Bruscagin, Fiordaliso, Saiani, Buchel, Carraro e ovviamente capitan Antenucci: tutti ancora a bordo almeno per un altro campionato. Se potrà trovare spazio ci sarebbe anche Nador con tale riferimento temporale, per Collodel si è portati a presumere la ricerca di una sistemazione altrove. Breit ha bisogno di giocare. Rientreranno a Ferrara - sempre con scadenza di riferimento al 2025 - "i messinesi" Dumbravanu e Rosafio, oltre a D’Orazio (dal Latina) e al giovane portiere Martelli (Corticella). Sui seguenti quattro nomi le società che stanno usufruendo del prestito dalla Spal hanno anche un diritto di riscatto: i casi più importanti da monitorare sono quelli di Dickmann e La Mantia con Brescia e Feralpi, poi il 2004 Bugaj in Polonia e il 2006 Antonciuc al Sassuolo.
La durata del legame fino a giugno 2026 potrebbe garantire alla società un maggior peso in termini di trattative se dovessero arrivare offerte allettanti per le casse, in particolare per i propri gioielli Rao e Contiliano. Il profilo di Maistro è uno di quelli da considerare in uscita e tale temporalità potrà garantire molteplici formule e un sicuro risparmio. Nella lista ci sono anche Iglio e Tripaldelli, oltre a Orfei e Rabbi. Parecchi scenari da esplorare. Chiacchiere sul futuro dovranno essere fatte anche con Thiam e Puletto (prestati a Juve Stabia e Trento, senza automatismi per i riscatti). Diversi, invece, i discorsi per il giovane Svoboda (con il Bologna) e in direzione Romania per Murgia: qui le società potrebbero anche aggiudicarseli. Arrivano fino al 30 giugno 2027 i contratti di Galeotti e Arena. Il primo sarà inserito nelle valutazioni per il sempre delicato ruolo dell’estremo difensore, con possibilità di riconferma dopo le buone performance di questo finale di stagione. Per il difensore pugliese ci si augura che la prossima stagione potrà esser più fortunata dal punto di vista fisico, in una categoria che l’aveva visto spiccare dalle parti di Monopoli. Anche il giovane (2006) attaccante della Primavera Carbone è legato alla Spal per altri tre anni. Per Parravicini, invece, una voce in capitolo l’avrà anche il Genoa, che può esercitarne il riscatto, come il Torino per il portiere Abati, contrattualizzato fino al 2028.