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Dalmonte-Spal, ecco gli scenari: il club può esercitare il riscatto

Francesco Dondi
Dalmonte-Spal, ecco gli scenari: il club può esercitare il riscatto

La mancata promozione fa decadere l’obbligo di rilevare l’attaccante

13 maggio 2024
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Ferrara «Spal comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dalla Società L.R. Vicenza con diritto e obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni le prestazioni sportive dell’attaccante Nicola Dalmonte». No, non è un colpo di mercato di maggio 2024 ma l’annuncio del club spallino dell’estate scorsa. Un colpo che venne accolto con grande entusiasmo da mister Di Carlo e dalla piazza e in effetti nel campionato appena terminato Dalmonte è stato un fattore decisivo nella rinascita primaverile. Ecco perché la sua permanenza sarebbe un tassello importante per dare certezze al progetto 2024-25 ma ventitré presenze totali e 5 gol non sembrano un bottino tale da far scattare l’obbligo di riscatto da parte della Spal. Il direttore tecnico Filippo Fusco - ieri avvistato al Bentegodi per Verona-Torino - si era però in parte cautelato nell’operazione, inserendo quel diritto di riscatto che non è un obbligo ma mette la Spal in una posizione di vantaggio nelle valutazioni su Dalmonte. Detto in altre parole: il club biancazzurro non ha l’obbligo di riscatto dell’attaccante (sarebbe stato vincolato esclusivamente alla promozione in serie B), ma ha la possibilità di acquistare Dalmonte dal Vicenza, facendo valere il diritto e senza entrare in una trattativa economica che dovrebbe tenere in considerazione altre variabili (volontà del giocatore, offerte di altri club che alzerebbero le basi di discussione, intenzioni strategiche del Vicenza). Perciò se Dalmonte e la Spal volessero fare un altro anno insieme ci sarebbero le possibilità con relativo contratto pluriennale da sottoporre al giocatore. E qui si entra nell’ambito delle valutazioni tecniche che deve fare la società con il futuro mister (Di Carlo è cosa ormai fatta e in settimana potrebbe anche arrivare una svolta in tal senso) e del giocatore, che dovrà decidere se essere una pietra miliare del nuovo corso spallino o se andare a fare un’esperienza altrove, magari nel suo Cesena in serie B. Protagonista a Ferrara o comprimario alla ricerca di spazio altrove: questo è il dilemma, che una volta sciolto indirizzerà anche il mercato spallino.