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Per la Spal resta solo Casella. Una settimana per “fare” il ds

Alessio Duatti
Per la Spal resta solo Casella. Una settimana per “fare” il ds

Serie C. Magalini vicino al Bari, retromarcia di Zocchi verso Pontedera. Per portare a Ferrara il nuovo direttore c’è da strapparlo alla Pro Vercelli

07 giugno 2024
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Ferrara Di base c’è una cottura generale a fuoco piuttosto lento, ma va prestata attenzione all’ultima possibile “lavorata” del primo indispensabile ingrediente sportivo dell’estate. Perché questo potrebbe portare all’apparecchiata della tavola spallina con l’avvicinamento sempre più concreto ad Alex Casella. Profilo professionale ormai arci-descritto dalle nostre parti, con ancora in essere un rapporto alla Pro Vercelli (il dialogo sulla separazione con i piemontesi non dovrebbe risultare motivo di complicazioni), nonché interlocutore dell’ultimo colloquio decisivo – altri ce ne sono già stati – che potrebbe tenersi proprio in questo weekend assieme al presidente Joe Tacopina. Si vorrebbe chiudere nei prossimi giorni, anche in vista del ritorno in città del numero uno di casa Spal, previsto al termine della prossima settimana, praticamente a metà mese.

Il giovane ds è diventato il principale candidato per ricoprire il ruolo dirigenziale, dopo che il primo sondato, ossia Giuseppe Magalini, ha scelto legittimamente di rimanere in serie B, per sposare progetti più competitivi dopo il suo exploit vissuto negli ultimi due anni a Catanzaro: ora pare vicinissimo al Bari. Moreno Zocchi, altro nome quantomeno sondato, dopo aver visto sfumata in maniera clamorosa la possibilità di approdare ad Ancona (per i dorici le speranze d’iscrizione sono pressoché impossibili) è tornato a parlare da dirigente del Pontedera con sguardo rivolto al futuro ed è anche stato confermato a chiarissime lettere dal presidente Millozzi. A oggi, per la Spal, c’è solo Casella.

Tra i vari bisogni dell’imminente futuro nell’agenda di Joe Tacopina ci sarà anche il chiarimento definitivo rispetto al forte interessamento che il Cesena ha mostrato verso il direttore generale Corrado Di Taranto. Se sarà già giunto il tempo di salutarsi, bisognerà mettere immediatamente mano anche a questa situazione, piuttosto importante per la vita quotidiana e futura del club, trattandosi della figura apicale e operativa, a fronte di una proprietà d’oltre oceano.

Nel frattempo va evidenziata un’altra situazione non di poco conto che potrebbe sorridere alla Spal. Non tanto per una questione di fortuna o di cose piovute dal cielo, ma per accordi precedentemente stilati, che potrebbero dare un sensibile beneficio economico immediato. Stiamo parlando della percentuale che via Copparo potrebbe incassare in caso di cessione del buon Matteo Prati da parte del Cagliari (tra l’altro, simbolicamente, uomo del gol salvezza nella sfida col Sassuolo di qualche settimana fa) . Il talentino portato a Ferrara da Fabio Lupo e apprezzato nella sua esperienza spallina da Daniele De Rossi (tuttavia soltanto dopo la partenza di Salvatore Esposito verso La Spezia) sarebbe stato protagonista di un primo interessamento concreto proprio da parte della Roma, con a capo l’idea del suo ex allenatore. In questo caso, il Cagliari dovrebbe riconoscere alla Spal una determinata quota sulla rivendita. I primi rumor sul possibile viaggio di sola andata del ravennate Prati dalla Sardegna all’ombra del Colosseo parlerebbero di una cifra compresa fra i 12 e i 15 milioni di euro, ma tutto varierà in base alle contropartite tecniche che potranno essere inserite.

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