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Parigi 2024

Ferrara, Marta Bertoncelli sarà alle Olimpiadi

Dario Cavaliere
Ferrara, Marta Bertoncelli sarà alle Olimpiadi

La ferrarese azzurra di canoa slalom con un 17º posto nella seconda prova di Coppa del Mondo ha strappato ha ottenuto il pass dallo staff tecnico

08 giugno 2024
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Ferrara Può un risultato sportivo al di sotto delle aspettative farti, alla fine, esplodere di gioia? Evidentemente sì e ne sa qualcosa Marta Bertoncelli, la ferrarese azzurra di canoa slalom che con un 17º posto nella seconda prova di Coppa del Mondo, disputata ieri a Praga, ha ottenuto dallo staff tecnico il lasciapassare per le Olimpiadi di Parigi 2024.
 

La gioia, immensa e ricca di tanti significati che non si può nemmeno immaginarlo, è esplosa ieri mattina al termine della discesa delle due azzurre in lizza, nella gara che si è disputata nelle acque gonfie della Moldava. Sì, è stata una terribile lotta fratricida in salsa ferrarese, che ha visto le amiche Marta Bertoncelli ed Elena Borghi, entrambe del gruppo sportivo Carabinieri e cresciute insieme sin da piccole nel Canoa Club Ferrara, contendersi fino all’ultimo l’unico posto disponibile ai giochi olimpici del prossimo agosto nella C1 femminile, barca per altro qualificata a suo tempo dalla stessa Bertoncelli.
 

Dopo una serie di piazzamenti che hanno privilegiato ora una ora l’altra atleta, la discriminante era stata posta dallo staff tecnico proprio sulla gara da disputare sul canale Troja nella capitale della Repubblica ceca, reso ancora più insidioso dalla piena del fiume. Proprio a causa delle condizioni avverse, il programma è stato ridotto a una prova unica di qualifica con la finale per le migliori 10, ma, in casa Italia, interessava solo il confronto tra le due azzurre.
 

Marta Bertoncelli scende con il freno a mano tirato e chiude a oltre 8 secondi dalla prima al 17º posto, mentre Elena Borghi va giù più spedita, giocandosi tutte le proprie chance, ma incappa in un errore su una porta che le fa perdere (a detta dei tecnici) circa 9 secondi e con questi la qualifica alla finale e molto di più, chiudendo 21ª.
 

Minuti che sembrano eterni sul campo gara, dove la Coppa del Mondo si sviluppa senza che all’apparenza interessi più a qualcuno dell’entourage azzurro. Poi, la convocazione delle due atlete da parte dello staff tecnico azzurro e la comunicazione diretta che sarà Marta Bertoncelli a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi.
 

«Sono contenta che sia finita – ha commentato a caldo l’atleta, visibilmente emozionata –. È stata una selezione lunghissima, troppo... troppo intensa e alla fine è andata bene per me, ma con tanta tristezza, perché Elena di conseguenza non ce l’ha fatta ed essendo noi molto legate è sempre molto dura quando solo una può andare. È anche grazie a lei se sono riuscita, nel tempo, a dare il meglio di me e quando andrò a Parigi la porterò con me nel cuore, in modo che possa idealmente esserci. Il suo momento, sono sicura, arriverà: non è retorica, ma è un onore per me condividere ogni giorno ogni allenamento e ogni pagaiata con lei».
 

Marta si ricompone, supera il momento emotivo e torna con lucidità ad analizzare la prova: «Sono contenta ma non contentissima, perché non ho fatto una bella gara qui a Praga. Un anno e mezzo di selezioni si sono fatte sentire e non ne potevo proprio più. Non riuscivo ad andare giù libera come avrei voluto, ma è un errore mio. Non sono riuscita a gestire la pressione come avrei voluto. Però, è stato sufficiente per qualificarmi».
 

E ovviamente adesso lo sguardo si può alzare verso la capitale francese: «Sono orgogliosissima di partecipare alla mia seconda Olimpiade, è un altro sogno che si avvera! Cercherò di godermela tutta. Ci vorrà, credo, ancora qualche giorno per realizzare cos’è successo e sicuramente sarò più contenta di quanto lo sia ora. Ringrazio il gruppo sportivo Carabinieri, il Canoa Club Ferrara, mia mamma e tutta la mia famiglia, gli allenatori e grazie ovviamente anche a Elena. Con il contributo di tutti abbiamo portato a casa questo risultato, che è punto di partenza e non d’arrivo. Adesso torno a casa (niente Coppa del Mondo a Cracovia) e stacco un po’, poi ci sarà il primo training camp a Parigi, dove assaporerò davvero cosa vuol dire essermi qualificata».