La Nuova Ferrara

Sport

Serie C

A Ferrara è passato il ciclone Joe

Alessio Duatti
A Ferrara è passato il ciclone Joe

Ds e mister, i 10 milioni di budget, la puntura di spillo a Mattioli. Il futuro spallino visto dal presidente e ora il difficile lavoro sul mercato

23 giugno 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Stavolta non si può dire che la settimana vissuta da Joe Tacopina a Ferrara non abbia portato movimenti concreti nel club. Per quanto concerne la parte sportiva sono addirittura già arrivate le due ufficialità riguardo direttore sportivo (Paolo Danzè) e allenatore (Andrea Dossena), con quest’ultimo che ha già espresso pubblicamente i primi pensieri rispetto alla nuova avventura biancazzurra. Nei prossimi giorni sarà certificato anche il passaggio di consegne per la direzione generale del club con Luca Carra – proveniente dal Catania – che sostituirà il partente Corrado Di Taranto. Tacopina ha poi anche parlato al popolo, eccome se ha parlato. L’ha fatto per oltre un’ora e mezza, partendo come un diesel e accelerando sempre più col passare dei minuti, quando sul tavolo presidenziale sono arrivati alcuni argomenti che hanno surriscaldato la temperatura della sala stampa di via Copparo (nonostante questa fosse stata preventivamente climatizzata, e non poco).

Temi come la recente penalizzazione (tre punti) che ha macchiato l’immagine della Spal o il rapporto con i principali rappresentanti del tifo biancazzurro che continua a essere su posizioni distanti. Tacopina ha poi fatto chiaramente intendere che nel caso dovesse mollare il club, non ci sarebbe nessun investitore pronto a mantenere in vita la Spal. Lanciando una provocazione, abbastanza appuntita, all’ex presidente Walter Mattioli con la citazione del budget che è stato stabilito per il progetto di questa stagione sportiva, ovvero dieci milioni di euro. Che sarebbe poi anche la base di partenza che il nuovo responsabile dell’area tecnica, Paolo Danzè, dovrà tenere in considerazione per la costruzione della squadra da affidare al neo mister Dossena nell’ennesima rivoluzione che ci apprestiamo a vivere (anche) dentro la rosa.

È una Spal che dovrà assolutamente liberarsi (o sistemare il prima possibile) di quei giocatori “pesanti” a livello d’ingaggio per la categoria e non funzionali al 4-3-3, offensivo e ritmato, richiesto dall’allenatore. Danzè ha delle idee (tante e non solo sui giovani), Dossena qualche desiderio – come tutti – l’avrebbe anche. Ma prima andrà valutata ogni singola situazione riferita a ciò che la Spal ha già in casa.

Non sarà un lavoro facile e ci vorrà un grande sforzo per rimettere nuovamente una base (importante) in tempi accettabili – dunque non a fine mercato – per avere una minima idea della squadra che affronterà la prossima annata sportiva. Sta di fatto che la nuova via è stata tracciata, sulla base di una discontinuità scelta consapevolmente da chi è a capo della società. Sarà questa finalmente la volta buona o tra dodici mesi saremo di nuovo punto e a capo?