Sta nascendo una nuova stella. Origini poggesi, ma è in Germania
Nicolò Tresoldi, figlio di Emanuele, milita nell’Hannover e in Nazionale
Ferrara Potrebbe essere nata una stella del calcio tedesco con origini ferraresi, anzi poggesi. Si chiama Nicolò Tresoldi ed è il figlio di Emanuele, ex giocatore dell’Atalanta, originario di Poggio Renatico, un passato da professionista fra serie B e serie A, fino a concludere la carriera a Gubbio.
L’occasione per parlare di lui ce la dà il figlio Nicolò, classe 1004, che di recente è stato convocato con la Nazionale under 21 tedesca, visto che il ragazzo ha doppia nazionalità e da qualche anno è attaccante dell’Hannover, squadra del capoluogo della Bassa Sassonia, città da mezzo milione d’abitanti dove oi Tresoldi si erano trasferiti nel 2017. Colori neroverdi che ricordano subito il Sassuolo, invece l’Hannoverscher Sportverein von 1896, come recita il nome completo, è una squadra che milita nella 2. Bundesliga, la seconda divisione del campionato tedesco di calcio. Nicolò qui ha iniziato dalle giovanili, per poi approdare in prima squadra, aggregato dall’1 luglio 2022 con un contratto quadriennale, collezionando finora 43 presenze condite da 7 gol e 3 assist.
«Sta giocando nelle Nazionali giovanili tedesche (prima l’under 19 e ora l’under 21, ndr) – ci racconta il padre Emanuele –, sta facendo una bella esperienza, è tutto molto affascinante, è da sette anni che gioca in Germania».
Le regole sono parecchio cambiate negli ultimi anni e, nonostante il nome ferrarese, potrebbe giocare nella Nazionale tedesca, ma si spera ancora possa tornare utile agli azzurri proprio come il padre, che vanta convocazioni in Nazionale sino all’Under 21: «Adesso se ne vede di ogni, per ora l’Italia non l’ha chiamato, ma ha il doppio passaporto. Finché non giochi tre partite con la Nazionale maggiore puoi scegliere quale maglia vestire in qualsiasi momento. Lui, comunque, ha studiato in Germania e può andare dove gli pare, per ora sta lì e si diverte».
Ferrarese per via del padre, ma guardando Wikipedia si scopre che Nicolò è nato a Cagliari e non è l’unica anomalia della famiglia Tresoldi: «Adesso mi trovo a Gubbio – spiega Emanuele –, per star vicino a mia figlia che studia all’Università di Perugia (a Gubbio aveva finito la carriera, ndr), ma abbiamo casa a Cagliari, dove andiamo sia per la stagione estiva che fuori stagione, senza contare Bergamo, dov’è nata mia moglie... Insomma, siamo un po’ girovaghi».
Senza contare una capatina di tanto in tanto a Poggio Renatico: «A Poggio ho ancora i miei genitori, ma anche gli amici più cari. Sto parlando di Mirco Bizzarri (ex difensore dilettantistico ferrarese, ndr), ci sentiamo tutti i giorni e ci conosciamo da quando siamo nati, tra di noi c’è un rapporto speciale; abbiamo giocato a Poggio insieme, poi siamo andati a un anno di distanza alla Spal, siamo sempre stati assieme».
Alla Spal i giorni belli della gioventù e il cuore ancora biancazzurro: «Seguo la Spal quando riesco, lo facevo di più quando era in serie A, perché c’era ovviamente più esposizione mediatica. Non sono mai stato avvicinato in questi anni, ma diciamo che non mi occupo più di calcio da un pezzo. Tra Atalanta e Spal chi tifo? Per fortuna non ci sono stati troppi “derby”, sennò sarebbe stata dura scegliere».
Tornando al figlio, il ruolo di attaccante non l’ha ereditato dal padre, che giocava da difensore: «Ci sfottiamo su chi sia il più forte. Certo lui fa l’attaccante, ambidestro, io invece mancino puro e si sa che chi usa il sinistro è baciato dal genio calcistico. A parte questo, gli do qualche consiglio e spero che continui a essere felice con il calcio».
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