Bachini esalta la Spal: «E’ un privilegio»
Il classe 95 deve potenziare il reparto arretrato
Ferrara Nell’ingranaggio della nuova Spal è entrato anche Matteo Bachini. Il difensore (classe 1995) giunto in via Copparo nell’affare che ha portato Thiam e Maistro alla Juve Stabia, convince in primis il ds Alex Casella: «Siamo convinti che Bachini alzerà il livello tecnico – dice il dirigente – ma porterà anche quell’entusiasmo di cui tutti abbiamo bisogno. Ringrazio la società per aver permesso di portare a termine quest’operazione molto complessa. Matteo è reduce da un campionato giocato ad alti livelli, nel quale ha vinto e convinto. Siamo quindi sicuri che porterà qui tutta la sua carica per fare una stagione di primo livello anche da noi».
Bachini
Un primo “grazie” alla Spal per aver reso realtà l’approdo a Ferrara l’ha dato lo stesso Bachini, che riconosce la piazza estense come quella più grande in cui giocherà in carriera. «Le mie motivazioni sono a mille. Ho forti ambizioni e dopo aver vinto un campionato desidero restare su questo livello. Spero di poter dare una grande mano alla Spal».
Difensore centrale purissimo, specialista della difesa a quattro, piede destro, feroce nella marcatura a uomo, bravo di testa, applicato nella costruzione dal basso del calcio moderno, ma… «sarà sempre il campo poi a dire chi sono». «Mi sento bene – ha proseguito Bachini – è ovvio che siamo in fase di preparazione e devo entrare ancora in forma al 100%. Cosa mi porto dall’ultima esperienza? La consapevolezza di poter far bene, ma anche un certo tipo di esperienza. Diciamo che ho qualche anno, la serie C è una categoria che conosco e so cosa serve per far bene. La Spal è reduce da un anno difficile e per questo servono tutto l’entusiasmo e la voglia di girar pagina».
Trattativa “a incastro”, si diceva: «Quando il procuratore mi ha chiamato parlandomi di questa possibilità ho dato subito il mio parere favorevole. C’è stato qualche giorno d’attesa proprio perché nell’operazione c’erano altri calciatori coinvolti, ma appena si è trovato l’accordo sono salito con grande entusiasmo. Una prima impressione? Ho trovato strutture che per la serie C sono un lusso. A Ferrara mi aspetto un pubblico trascinante».
Due chiacchiere con mister Dossena sono ovviamente già state fatte: «Chiede che i difensori abbiano grande comunicazione in campo, che parlino sempre al resto della squadra perché da dietro siamo quelli che vedono più di tutti. Mi ha parlato della sua visione della difesa e condivido il suo modo di pensare. Thiam cosa mi ha detto della Spal? Io e lui – racconta Bachini – abbiamo avuto un gran bel rapporto, siamo stati tanto tempo insieme e mi ha parlato solo bene di questo posto, della tifoseria e di come si vive qua. Quando è nata la possibilità mi ha spinto a venire qui. Questo è un posto che con la serie C non c’entra nulla».
Le altre operazioni
Ore di ufficialità e di probabili arrivi, nel quartier generale biancazzurro. In tandem la Spal ha salutato a titolo definitivo Fabio Maistro e temporaneamente, appunto, lo stesso Thiam (che tuttavia prima del nuovo prestito alla Juve Stabia ha rinnovato il suo contratto fino al giugno 2028 dando al club un discreto potere economico rispetto al futuro). Di Bachini si è già detto.
Per il resto la Spal non può e non deve fermarsi. Al termine del mercato mancano ancora oltre 20 giorni, ma l’accelerata per cucire l’ultima parte del vestito dovrà essere prepotente.
Siamo alla fumata bianca per Roberto Zammarini. Centrocampista (1996, nativo di Casalmaggiore) che nelle ultime ore ha rescisso il contratto col Catania (il dg Luca Carra lo conosce ovviamente molto bene) e sta per direzionarsi verso il biancazzurro della Spal. Su Zammarini nelle scorse settimane erano stati prepotenti gli interessamenti di Padova, ma soprattutto Juve Stabia. Cresciuto nelle giovanili del Mantova, in carriera il centrocampista ha vestito anche le divise di Pisa e Pordenone. Facendo tanta C, ma giocando anche in B e godendosi pure qualche gol. Speriamo ne abbia in saccoccia più di un paio anche per la Spal.
Casella, nel mentre, ha avviato un dialogo col Lecco per il portiere Riccardo Melgrati (1994). All’estremo difensore sarebbe stato proposto un biennale e i prossimi giorni saranno determinanti per capire se si andrà a chiusura o se occorrerà virare su altri due candidati rimasti ancora top secret. Melgrati, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, è passato anche da Pontedera, Imola e Arezzo. Occhio anche al terzo nome da possibile entrata, forse il più estroso poiché porta con sé un passato decisamente noto nel calcio italiano. Va comunque detto che in questo caso non si può ancora parlare di vera e propria trattativa, ma c’è quel legame con mister Dossena – i due hanno giocato assieme al Napoli – che stuzzica pensieri, probabilità e possibilità. Omar El Kaddouri, marocchino nato a Bruxelles nel 1990, attualmente svincolato dopo l’ultima tappa rumena a Cluj. Giocatore puramente offensivo, che in Italia ha giocato anche con Brescia, Sudtirol, Torino, Empoli ed è anche andato in Grecia al Paok Salonicco. Staremo a vedere se e come evolverà.
In uscita il giovane portiere Abati sembrerebbe aver declinato l’offerta del Gubbio, preferendo l’Ascoli dopo i colloqui avuti con l’ex ds Righi.
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