La Spal fa acqua e non segna: a Perugia finisce 3-0
I biancazzurri arrivano al “Curi” con una formazione ai minimi termini. Il Grifo è cinico: Torrasi a segno dopo 12’, poi due volte Montevago nella ripresa
Perugia Niente da fare. La Spal cade a Perugia, in una serata di calcio davvero strana da vivere e francamente meglio interpretata dal Grifo di casa, che s’impone col punteggio di 3-0 grazie alle reti di Torrasi e Montevago.
Dossena si presenta al “Curi” con la coperta corta, anzi, cortissima. Le dinamiche temporali dedicate al calciomercato influiscono clamorosamente sulle varie disponibilità (in panchina figurano soltanto quattro giocatori di movimento, con annesse disponibilità ridotte, e manca pure l’acciaccato Karlsson). Poi, magari, chi gestisce il circoletto del pallone italiano (e non) un giorno ci spiegherà come sia possibile giocare partite infilate in slot televisivi pressoché concomitanti alla chiusura della finestra trasferimenti nell’ultimo giorno utile di un’infinita estate. Situazione allucinante, capace di superare i limiti del paradossale.
Sta di fatto che gli estensi propongono Awua dal primo minuto, sono costretti ad adattare Bassoli come terzino sinistro e in attacco vengono rappresentati dal proprio capitano. Anche il Perugia di Formisano deve fare i conti con le note dinamiche del 30 agosto (oltre a diversi infortuni) e alla fine dell’attesa il giovane tecnico biancorosso ci prova con il 4-3-1-2. La Spal scende in campo abbigliata con la nuova divisa da trasferta ed è accolta dall’incitamento dei 170 cuori giunti dalla città estense.
Si soffre sin dal principio. Il Perugia dopo 12 giri d’orologio la sblocca con l’inserimento di Torrasi, abile a raccogliere il cross dello scatenato Sylla, eludendo il tentativo di ripiego (in ritardo) di Radrezza. Subito dopo ci vuole un super Melgrati per evitare il 2-0 sul colpo di testa di Bacchin. La Spal tenta di alleggerire le costanti imbucate umbre con un paio di ripartenze di Rao, ma la grande occasione capita ad Arena, che si fa ancora valere sul gioco aereo, ma la testata manda la sfera poco sopra la traversa di Gemello. La seconda metà della prima frazione è più spezzettata e le squadre si guardano da vicine nella zona nevralgica, dove i colpi non mancano. Brivido provocato dall’insidia di Cisco, ma, prima del duplice fischio, Gemello piazza due parate importanti su Rao e Antenucci. Non una bella Spal, ma le occasioni ci sono state. I ragazzi di Dossena iniziano la ripresa a testa bassa, ma lo fanno con disordine, allungandosi e rischiano di capitolare attorno al 56’ (Melgrati è mostruoso). Nador e Ntenda sono le chiamate dalla panchina (entrerà anche Kane). Il portiere ex Lecco respinge di piede anche su Montevago, ma viene bucato dallo stesso con un colpo di testa ravvicinato per il letale 2-0, nato tutto dalla corsia mancina della Spal. Prima della fine arriva anche la doppia personale di Montevago, tutto solo. Resta il -2.