La Nuova Ferrara

Ferrara Una sconfitta che fa male, per mille ragioni, sul campo del Grifo. Limitandoci a questioni strettamente di campo, un passo indietro rispetto alla bella rimonta all’esordio casalingo con l’Ascoli. Perché il Perugia non è parso squadra così superiore, è sì passata in vantaggio presto, ma nel momento in cui era la Spal a fare la partita e a portarsi a ridosso, certo infruttuosamente, dell’area umbra. Comunque non è un gol preso a poter tagliare le gambe, come ha dimostrato giusto una settimana prima il confronto al "Mazza" con la rimonta da 0-2 al pari. Invece, nonostante quei 169 e spingere dalla curva ospiti con il consueto calore, la Spal si è lentamente sfaldata, ha costruito sempre meno e sempre peggio, ha subito l’avversario. E l’ingresso in campo nella ripresa non è stato all’altezza della veemenza necessaria a rimediare al primo tempo.Questi i fatti, poi ci sono le spiegazioni. Perché se ti presenti senza il tuo centravanti titolare, sostituito da capitan Antenucci certo degnamente (e soprattutto da "allenatore in campo" ha dispensato insegnamenti e consigli ai giovani compagni di reparto), ma che prima punta non è; se arrivi con Bassoli costretto a fare il terzino sinistro e se lasci a casa tutti i papabili di trasferimento nell’ultima serata di mercato aperto, con in panchina due portieri e quattro giocatori di movimento, beh, la situazione si complica, a prescindere dal fatto che in campo c’erano in 11 e che le forze fresche sono state inserite. Sbilanciarsi in giudizi ulteriori, fra tecnica e tattica, pare persino fuori luogo, un azzardo: inizio stagione, squadra cantiere aperto.

Aspettiamo tempi migliori. Poca voglia di parlare, dopo la sconfitta per 3-0 sul campo del Perugia, anche mister Andrea Dossena, che ha offerto una breve analisi al termine del match al "Curi": «Avevamo preparato la partita in un certo modo, ci sono mancate grinta e cattiveria nei contrasti. Ci sono situazioni, come nel caso del terzo gol subito, in cui ci siamo fatti attrarre dal pallone senza marcare l’uomo. In questo momento il campo ha detto che siamo inferiori rispetto al Perugia: dobbiamo lavorare passo dopo passo per raggiungere il loro livello. Siamo stati poco incisivi, dobbiamo essere autocritici e accettare la sconfitta: tolta l’occasione di Antenucci, non abbiamo avuto altre palle gol. Dobbiamo lavorare meglio con tutti i reparti, a cominciare dall’attacco, dal centrocampo che deve sostenerci meglio e la difesa che non deve commettere ingenuità come sul secondo gol, dove abbiamo perso i riferimenti. Non dobbiamo cercare alibi, ma da questa sconfitta dobbiamo ripartire e crescere».