Sella Cento a Udine per l’impresa: con l’Apu nulla da perdere
Padroni di casa con il roster costruito per la promozione. Alla squadra di coach Di Paolantonio serve la prestazione perfetta
Cento Sella Cento impegnata in trasferta questa sera (11 ottobre) sul difficile parquet dello storico “Pala Carnera” di Udine, contro una delle big del campionato: una squadra costruita per puntare in alto, zeppa di talento e chili, con un roster completo in ogni reparto, praticamente senza punti deboli. Non è certo la prima volta che l’Apu Udine dispone di roster attrezzati per arrivare fino in fondo e centrare il salto di categoria, obiettivo, per un motivo o per l’altro, mai centrato negli ultimi campionati, ma che resta sullo sfondo, per riportare, prima o poi, Udine nella massima serie. Pochi i superstiti rispetto all’ultima versione dell’Apu fermata in semifinale playoff la scorsa stagione.
IN CAMPO
Nuovi i due stranieri: in regia si affida al folletto americano ex Cantù Anthony Hickey, piccolo di statura ma funambolico e preciso dalla distanza; Xavier Johnson, un “usato sicuro” come mezzo lungo dal tiro mortifero dalla media, arrivato dopo le annate molto positive di Verona e Forlì. Quello degli esterni è il reparto dove il presidente Pedone ha cambiato di meno: confermati Lorenzo Caroti (playmaker) e Mirza Alibegovic, due garanzie. In aggiunta, Francesco Stefanelli arrivato da Verona e Lorenzo Ambrosin esploso definitivamente l’anno scorso ad Agrigento. Altra conferma quella di Iris Ikangi, uno dei due ex passati per Cento: è un jolly, potendo ricoprire almeno due ruoli, ed è reduce da una stagione da protagonista. Avvicinandoci al ferro, Matteo Da Ros, Giovanni Pini e Davide Bruttini, secondo ex di giornata e a Cento soli pochi mesi fa, sono lunghi di sostanza ed esperienza. Insomma, in questa Apu ce n’è davvero per tutti i gusti.
Le due squadre hanno già avuto modo d’incrociarsi nel precampionato a Spilimbergo: in quell’occasione fu un monologo di Udine, già in forma campionato, contro una Sella mascherata, senza Davis e Delfino lasciati a riposo e con Berdini a mezzo servizio, fermato da una ginocchiata involontaria. Si sa, il campionato è un’altra cosa, ma questa Udine fa davvero paura, con tecnica e fisico. Dopo la falsa partenza di Rimini, ha maltrattato al “Carnera” Nardò e Torino a domicilio, con uno di quei blitz che confermano la qualità e la condizione del gruppo friulano, affidato per il secondo anno a coach Vertemati.
QUESTA SERA
Si prospetta una trasferta complicata per quanto riguarda il risultato, visto l’oggettivo gap tecnico tra le due squadre, ma niente è impossibile, viste le sorprese riservate dal campionato in queste prime giornate. Comunque una trasferta da affrontare serenamente, senza nulla da perdere: seguendo il piano partita preparato da Di Paolantonio, provando a resistere alla fisicità del tonnellaggio che Benvenuti, Alessandrini e Davis dovranno contrastare, producendo qualcosa di diverso in attacco rispetto alla trasferta di Forlì, dove era stato fatto pochino, con la stessa energia e voglia di lottare a costo di sbucciarsi le ginocchia avuta domenica alla Baltur Arena contro Orzinuovi. Poi, quel che sarà sarà.
Nel bel mezzo di un ciclo infernale, la Sella avrà tanto da guadagnare e poco da perdere. Anche in Friuli di venerdì sera la “Zimmer” non lascerà sola la squadra. Tre pulmini con tifosi carichi di passione raggiungeranno Udine: alla squadra comunque vada non mancherà il sostegno dall’inizio alla fine.