Spal, mezzogiorno di fuoco contro il Campobasso: obiettivo vincere ma soprattutto convincere
Fischio d’inizio alle 12.30. Scelte obbligate a centrocampo mentre capitan Antenucci guiderà ancora l’attacco e cercherà di buttarla dentro anche “a casa”. In difesa Bassoli preferito a Sottini
Ferrara Il piccolo Molise ha accolto la Spal nella giornata di ieri. Nottata di sonno a Campobasso, la sveglia calibrata per consumare una buona colazione ad un orario consono e via diretti all’“Antonio Molinari-Avicor Stadium”: teatro bollente, ricco di passione, pronto ad assistere con tutte le vibrazioni possibili al pranzo domenicale tra i rossoblù locali e i biancazzurri di Ferrara (fischio d’inizio alle 12.30). In palio punti, continuità (fattore ancor più prezioso per entrambe) e il desiderio spallino di affrontare il lungo viaggio di ritorno su un pullman fatto di sorrisi e privo di pensieri, recriminazioni o musi lunghi.
Dossena e Braglia hanno tentato di preparare al meglio le proprie truppe. Contro il ritmato e ostico Campobasso non sarà semplice imporre il proprio gioco con pulizia e dominio. La Spal dovrà fare una partita sicuramente perfetta in termini d’atteggiamento e grinta, viceversa sarà durissima avere la meglio su una squadra ben organizzata e capace di far male. Il Campobasso è una neopromossa che ha però tutte le carte in regola per piazzarsi nella pancia della classifica senza troppi problemi o ansie stagionali. E davanti al proprio pubblico è decisamente a proprio agio. I biancazzurri, anche nelle occasioni di vittoria, non hanno mai mostrato continuità totale durante la partita ma qualcosa di buono si è visto e va assolutamente perseguito. Il match di oggi deve essere una risposta di maturità dopo la non semplice vittoria di Rimini. Servono punti e serve mantenere intatta la fiducia anche per arrivare al meglio alla successiva gara interna col Pescara.
Restando a oggi non si può non notare una volta in più la limitata disponibilità nel centrocampo di Dossena. Zammarini, Radrezza e Awua sono costretti agli straordinari. Di ruolo in panchina ci saranno solo il giovanissimo Kane e Nador (quest’anno misteriosamente “sgonfio”). Le assenze pesanti nel reparto sono quelle di Büchel (in Nazionale) e di El Kaddouri (forse convocato col Pescara, ma la cautela indica la via dell’Arezzo). In attacco D’Orazio e Rao accompagneranno ancora una volta la punta centrale e c’è da immaginarsi che capitan Antenucci voglia fare sfracelli a pochi chilometri dalla sua dimora di Roccavivara. Karlsson tornerebbe inizialmente a disposizione (con Bidaoui e il giovane Camelio). Con Melgrati in porta e assieme a Calapai, Arena e Mignanelli potrebbe trovare la sua seconda gara dal primo minuto Bassoli. In questo momento, per un motivo o per l’altro, il centrale di origini bolognesi è decisamente più in forma di Sottini. E per la retroguardia ferrarese il lavoro non mancherà visto che i tre davanti del Campobasso – Di Stefano, Forte e Di Nardo – sanno il fatto proprio. I molisani dovrebbero schierarsi col 3-4-2-1, ma Braglia (un allenatore solido, da categoria) è solito cambiare per scombinare piani e gioco degli avversari. Al di là degli schieramenti, c’è da immaginarsi che possa venir fuori una discreta battaglia sportiva. La porterà a casa chi avrà più fame, più mordente e chi sarà più lucido a colpire (e tenere) nei momenti più opportuni. Il non semplice compito di dirigere questo Campobasso-Spal è toccato al sig. Giorgio Bozzetto della sezione di Bergamo. Il fischietto lombardo sarà assistito da Nicosia di Saronno e Marra di Agropoli con Caruso di Viterbo come quarto ufficiale.