L’Adamant passa su Oderzo e torna a marciare
La Ferrara Basket domina per larga parte del match poi s’imballa contro la zona e chiude con il fiatone. Ancora problemi in regia e più che discreto esordio di Chessari
Ferrara Dopo l’inciampo della settimana scorsa a Pordenone, l’Adamant ha ripreso la marcia macinando sicurezza e durezza per 30’. Poi un ammosciamento collettivo (relax mentale), figlio della grande bellezza mostrata in precedenza. E quasi il match con Oderzo (stradominato) stava mettendosi sul crinale dell’equilibrio. Convinta di avere risolto la pratica con ampio anticipo, la pattuglia ferrarese ha sofferto una zonaccia che in sostanza non ha più attaccato (complice un filo di affanno fisico). Così s’è visto di tutto: infrazione di campo di 8”, infrazione di 5” sulla rimessa. Ai trevigiani, dopo avere tirato alla luna per quasi tutta la sfida, con mente leggera è iniziato a entrare di tutto. Così l’Adamant dal +27 ha navigato sul +22, fino ad un 3-17 di parziale che nelle battute conclusive ha portato gli ospiti sul -4 (73-69) ma con appena una manciata di secondi dalla fine. L’epilogo inietta brividi evitabili, comunque Ferrara si impone con indiscutibile merito (74-69).
Per gran parte del duello l’Adamant è splendente. Oderzo, consapevole della presenza di qualche granello che inceppa l’ingranaggio estense in regia, mette subito pressione forte e alta sui palleggiatori Santiago e Marchini. Ma tira 0/7 e busca penetrazioni assassine di Santiago, più tripla di Drigo. Morale: 9-0 in meno di 3’. Gli ospiti non trovano spazi interni, da fuori steccano di brutto. Ferrara difende mobile ed ha mano chirurgica (3/4 da tre). L’attacco estense è un rebus per i trevigiani: se stanno alti Marchini e Santiago penetrano sfrontati, se si abbassano prestano il fianco alle triple (+19 interno sul 27-8 del 9’). Dopo 10’ sono tanti (27 Ferrara) a pochi (13 Oderzo). L’Adamant in attacco continua ad essere una sinfonia: palla dentro, palla fuori. Scarichi e ribaltamenti. Tiri da 3 in ritmo. Sul momento tutto fuoco di Tio (rubate e schiacciate), Ferrara veleggia sul +24 (40-16 al 25’). Oderzo, disperata, prova la zona 2/3: gli estensi fanno arrivare con nonchalance la palla sotto (Drigo e ancora Tio fatturano). All’intervallo diventano tantini (52 Ferrara) a pochini (28 Oderzo).
Ripartenza e Adamant a navigare col sole in fronte: +26. Ferrara ha fatto i compiti a casa e risponde con sicurezza all’interrogazione. Si diverte e divide pane e companatico. Assist e difesa: al 30’ ecco il 66-44. Oderzo prova con l’aggressività spinta, Ferrara si impantana. Con una spiegazione: 4º fallo Marchini al 31’, il 5º al 33’. Quarto fallo del neo acquisto Chessari (debutto più che discreto): nel playmaking c’è un problema. Il match ristagna, senza una regia lucida adesso l’Adamant barcolla. Ha la lingua lunga. I nervi mantengono quel minimo di saldezza necessaria. Negli ultimi 2’ la difesa torna discreta ed è portata a casa. Il secondo posto è sempre in tasca.