Settimana decisiva per la Spal: Pineto e Legnago sono da sfruttare
Vengono in aiuto due gare abbordabili per rimettersi in carreggiata
Ferrara Si è perso col Milan Futuro, si è pareggiato in casa con la Pianese e sono state fallite tante altre uscite alla portata. Ma la Spal che si è malamente affacciata al mese di novembre con il ko di Terni ora si aggrappa al calendario. Due impegni alla portata attendono gli uomini di Dossena, due occasioni da non fallire per nessun motivo - sfortuna o discorsi arbitrali in primis - perché il rischio dell’effetto boomerang, alias catastrofe sportiva, è davvero dietro l’angolo. Contro Pineto e Legnago si può e si deve puntare all’intera posta in palio. I miseri 8 punti presenti nella classifica spallina - tralasciando la fastidiosa ferita aperta della penalizzazione - sono la fotografia di una crisi da sprofondo riconosciuta da più parti, in maniera anche incredula. Se si farà il proprio dovere contro le due piccole realtà che affronteranno gli estensi nelle prossime due settimane un minimo di ossigeno lo si potrà prendere, viceversa lo sprofondo si accentuerà e sarà davvero difficile sistemare la terribile piega che ha preso la stagione: ancor più brutta, rispetto alla precedente. La testa non può esser rivolta già al mercato di gennaio – e lì, servirà una riparazione quantomeno valida come quella operata da Fusco un anno fa – perché da oggi all’apertura delle possibili operazioni mancano ancora 7 partite, tradotte in tanti (21) punti a disposizione. Per la Spal, ma anche per tutte le altre. Il percorso Pineto (di domenica) e Legnago (al sabato), dunque, entrambe con inizio alle 17.30. Poi novembre – senza turni infrasettimanali – si chiuderà con la non semplice sfida casalinga contro la Torres. L’esordio di dicembre si avrà in quel di Pontedera, poi ospitata dell’ottima Vis Pesaro, trasferta a Gubbio nel medesimo periodo dell’anno scorso (ultimo turno del girone d’andata) e ultimo match dell’anno (venerdì 20 dicembre) ad Ascoli contro l’ex tecnico Mimmo Di Carlo (con i bianconeri ancora nessuna vittoria per il tecnico nonostante l’ultima incoraggiante prova di Arezzo culminata però con un solo punto a bottino). Ma andiamo a vedere nello specifico lo stato di salute delle prossime due contendenti.
Matricola d’Abruzzo Sembrava aver spiccato un mezzo volo il Pineto, ma la squadra allenata da mister Mirko Cudini è crollata a sorpresa contro il Carpi (1-4) tornando coi piedi per terra proprio prima della sfida di Ferrara. Al “Mazza” nell’ultima casalinga dello scorso aprile la Spal aveva salutato i propri tifosi con un 2-0 maturato nel finale grazie alle reti di Zilli e Valentini. Nel Pineto di oggi non c’è più bomber Volpicelli, ceduto in estate al Picerno. La squadra, infatti, segna poco (12 fatti) ma c’è da dire che prima del poker subito questa domenica aveva mostrato grande solidità (il dato aggiornato parla di 16 subiti). È un Pineto che a Ferrara si accontenterebbe anche di un pareggio, visti gli attuali 14 punti – a braccetto col Perugia – che mantengono gli abruzzesi in linea con la lotta per una salvezza diretta senza passare dal playout.
I veronesi Salus Decisamente più disperata la condizione del Legnago, ultimo proprio dietro la Spal con la miseria di 2 vittorie (Pineto e Milan Futuro) e un pareggio che s’inseriscono in un bilancio macchiato da ben 10 sconfitte (e 30 gol subiti, altro dato dell’unica realtà che fin qui ha fatto peggio dei ferraresi). Prima della sfida che gli estensi saranno chiamati a giocare al “Mario Sandrini”, nella trasferta più vicina di quest’annata, il Legnago andrà a giocarsela in esterna contro la Lucchese. I veneti avevano iniziato la stagione sotto la guida di Daniele Gastaldello prima di cambiare con Matteo Contini. Ex calciatore passato con un minimo assaggio anche dalla Spal (stagione 2000/2001) e che a Napoli ha solo incrociato Dossena in quell’inverno 2010 caratterizzato dall’arrivo all’ombra del Vesuvio dell’attuale mister spallino e dalla partenza verso il Real Saragozza di Contini.