La Nuova Ferrara

Sport

Serie C

Dossena prima di Legnago-Spal: «Non siamo più così in apnea, ma attenzione»

Alessio Duatti
Dossena prima di Legnago-Spal: «Non siamo più così in apnea, ma attenzione»

Il tecnico dovrà fare a meno di tanti giocatori ma non cerca «alibi o scuse» e chiede «un atteggiamento positivo che ci porti i tre punti»

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Andrea Dossena soffia sulla Spal alla vigilia della trasferta di Legnago. «Se il vento sta cambiando - dice l’allenatore - allora bisognerà fare a modo che questo rimanga nella medesima direzione in cui è adesso. Abbiamo tanto rispetto per il Legnago, siamo in emergenza, ma voglio un atteggiamento positivo che ci porti ai tre punti».

Mister, la settimana dopo il ritorno alla vittoria è stata più leggera?

«Siamo sempre dentro il nostro momento difficile, ma quel mezzo sorriso e quella mezza convinzione in più ti permettono di respirare meglio. Dopo una vittoria si lavora sempre con più entusiasmo e serenità, diciamo che non siamo più così in condizione d’apnea. Tuttavia sappiamo che ci mancheranno tanti giocatori ma non cerchiamo alibi o scuse. I ragazzi sono concentrati, sappiamo di andare a giocare una partita su un terreno di gioco che mi hanno riferito non essere per nulla in buone condizioni».

I vostri avversari come li descriverebbe?

«Non sono di certo una squadra morta, anzi. Hanno i dati più bassi in fase di possesso quindi può essere che il controllo del pallone sarà più nostro, ma non bisognerà fare un possesso sterile. Occorrerà essere incisivi e creativi, senza concedere. In ripartenza possono darci fastidio. Anche sui calci piazzati sono forti e sappiamo che noi dobbiamo prestare sempre la massima attenzione visto che è un nostro punto debole».

L’assetto tattico?

«Abbiamo lavorato su due moduli, con annesse rotazioni per proporne un eventuale terzo a partita iniziata. L’importante è che i ragazzi siano vivi come vedo e che vogliano fare risultato».

A Legnago ci sarà un esodo della tifoseria.

«L’ho detto ai ragazzi. I tifosi vengono a darci il loro contributo ma la prima spinta per uscire dalle sabbie mobili dobbiamo darla noi. Contro il Pineto abbiamo chiuso il primo tempo tra i fischi poi abbiamo ripreso con piglio e lo stadio si è infiammato».

Occasione per Radrezza.

«Ha provato a imporsi pur vivendo momenti di difficoltà. In queste settimane buie anche per lui non si è mai tirato indietro e ha sempre provato ad essere dentro al sistema. Ora avrà quest’altra possibilità, ma deve solo stare sereno e riproporre ciò che ha fatto in settimana. Forse non troverà il terreno più adatto alle sue caratteristiche ma con intelligenza tattica e scaltrezza potrà colmare quelle lacune date dalla fisicità e dalla struttura».