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Spal, il pendolino Mignanelli si è preso la fascia sinistra

Alessio Duatti
Spal, il pendolino Mignanelli si è preso la fascia sinistra

Il terzino mancino biancazzurro è tra gli elementi decisivi della rinascita: sempre presente, quando sta bene garantisce corsa e ora anche gol

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Ferrara Daniele Mignanelli si sta ancora godendo il pomeriggio del double di Legnago,. Ma l’assoluto “Mvp” del “Mario Sandrini” è già proiettato con la mente alla prossima sfida che i biancazzurri giocheranno sabato contro la Torres. Il faccia a faccia con i rossoblù sardi suonerà come una specie d’esame di maturità per la Spal. Dossena oggi respira aria maggiormente positiva, anche grazie alle singole prove dei cosiddetti leader tecnici della sua squadra. Gli esempi di Antenucci, Rao e, appunto, Mignanelli sono i più eloquenti per far sviare il solito discorso dalla tattica fatta di schemi, numeri e cose che comunque fino a due settimane fa non avevano pagato. Cresciuti, o meglio ricresciuti, questi tre, la Spal è tornata a segnare e a vincere. Il “Migna”, così come lo chiamano un po’ tutti in via Copparo (ma non solo), è uno degli imprescindibili dentro la rosa di quest’anno. Il famoso esterno sinistro che un po’ tutti a Ferrara aspettavamo dai gloriosi tempi della serie A dove Fares e Costa facevano il loro contro i big delle grandi squadre. I tempi bui vissuti con Tripaldelli, Celia e le loro riserve mai salite alla ribalta sembrano esser stati scacciati in quella zona di campo dall’arrivo dell’ex Juve Stabia. Uno di mentalità, passo e tecnica. Capace lo scorso anno di vincere il campionato e che nel biennio con le vespe di Castellammare di segnare 6 gol con una decina di assist.

La carriera del classe 1993 canturino, dopo l’avvio in Lombardia e le ultime tappe campane (anche Avellino), è tornata in quell’Emilia che l’aveva già accolto protagonista con le maglie rivali di Reggiana e Modena. Il suo numero 19 ora è ben stampato sulla maglia della Spal, indossata a ogni occasione utile. Sì, perché dalla sua prima disponibilità in Spal-Lucchese Mignanelli ha giocato sempre - dall’inizio alla fine in tutte le gare. Inconfondibili le sue movenze in azione di spinta, fino al momento del cross, sempre insidioso. Si sta vedendo un giocatore che gradisce dialogare coi compagni, in particolar modo se ne ha uno avanzato nella medesima corsia. E a Legnago è tornata anche una buona applicazione difensiva, che resta quell’aspetto da migliorare. Mignanelli alla Spal non ha vero e proprio un vice. Ntenda, oggi tra l’altro infortunato, non sembra dare determinate garanzie. Spesso, quindi, si deve ricorrere agli straordinari, che hanno generato un periodo di appannamento - diciamo tra Milan Futuro e Campobasso - con la spia del serbatoio rimasta accesa per diverse settimane. Ora la birra in corpo sembra esser tornata quella dell’inizio. Si corre forte sul binario di sinistra e arrivano anche i giusti premi come la doppietta di Legnano. Un inserimento perfetto a chiudere una bellissima azione corale e un destro “coraggioso” che ha trovato la benedizione dei pali del “Sandrini”. L’alta velocità targata Mignanelli fa correr forte la Spal.