Alla Sella Cento nulla va per il verso giusto, il gm Nicolai: «Bisogna compattarsi»
Davis dà l’esempio: «Mi sono allenato, voglio crescere»
Cento Mai in partita. Un approccio troppo morbido, un inseguimento costante per 40’, una serie di rimonte nel nome di Davis, spesso solo contro tutti, vista la giornata no dell’altro americano Devoe, rimaste incompiute. Era uno scontro diretto, da vincere a tutti i costi, perché di fatto era l’ultimo alla Baltur Arena prima di un ritorno di fuoco con tanti viaggi in casa delle altre pericolanti, senza un domani. Un ko netto, anche con uno scarto importante contro Vigevano, che, nonostante l’assenza del suo miglior giocatore, Stefanini, ha centrato il blitz a Cento grazie a una prova difensiva attenta nel limitare Davis, per quanto possibile, ed estraniare completamente Devoe dal gioco. E grazie a Mack in gran spolvero. Vigevano più lucida, più affamata, più squadra. Poco da dire.
Sella in confusione, sempre a dover rincorrere. In attacco ha prodotto poco con il collettivo, rifugiandosi spesso in Davis, anche domenica a fare pentole e coperchi, alla fine esausto e meno lucido, dopo un’intera partita con una difesa ferrea a monitorarlo. Ogni acuto della Sella nel corso della partita è stato steccato da grossolani errori: palle perse, mancati tagliafuori. Tante occasioni per rientrare una volta per tutte gettate. Gioco non sempre fluido, con un coinvolgimento limitato nel pitturato di Alessandro Benvenuti, in forma e in grado di convertire a canestro ogni pallone giocato sotto. Nonostante una prestazione mediocre i tiri da tre punti con i piedi ben piantati a terra tentati sono stati molti, a volte anche ben presi, ma con percentuale ancora deficitaria: 4/27 per un eloquente 15%. E tirando con queste medie quasi sempre finisce male.
«I giocatori stessi stanno cercando di capire cosa sia successo, ne parlavo stamattina con Davis, che è qui ad allenarsi – dice il giorno dopo il general manager Renato Nicolai –. Smettiamo di giocare assieme e perdiamo fiducia: ci mancano due giocatori dai quali avevamo punti, sentiamo la responsabilità di vincerla con le nostre forze, ma non giocando di squadra diventiamo prevedibili e dalla sfiducia in attacco concediamo canestri facili in difesa. È un problema di atteggiamento, non di volontà. A tutti interessa, tutti dobbiamo capire che siamo una squadra e non siamo la più debole del campionato, di questo ne sono sicuro. Ora abbiamo dei limiti perché ci mancano due rotazioni, ci sta mancando fiducia in noi stessi. C’è una cappa di negatività dalla quale bisogna uscire. Dobbiamo restare uniti, squadra, società, tifosi. È l’unico modo per uscirne. Quest’anno è così, lo sapevamo. Colpa? Di nessuno in particolare: se proprio dobbiamo cercarla, è di tutti, è una situazione contingente, un campionato davvero difficile. Dobbiamo uscirne con le nostre forze».
Non si sa quando torneranno a disposizione del coach Alessandro Sperduto e Carlos Delfino. Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad esami chiarificatori. Non è escluso ancora un mese lontano dal campo almeno per il primo. Il messaggio di Nicolai sul mercato: «Non è facile poter far scendere dalla serie A un giocatore, che magari gioca poco, in una squadra che lotta per non retrocedere, senza poi sapere quando rientreranno gli infortunati, per i quali a breve avremo informazioni più chiare. Noi siamo apertissimi, in questo momento ci serve un 3 che possa giocare anche 4 per darci quei minuti che oggi non abbiamo. La società ci ha detto di monitorare costantemente il mercato, faremo il passo lungo come la nostra gamba». Tradotto: nessuna follia, a libro paga c’è ancora Henderson. Per una quindicina di giorni è invece risolta la questione allenamenti: una mano la stanno dando Matteo Graziani e Daulton Hommes, giocatore del Paris Basketball iscritta all’Eurolega reduce da un infortunio e destinato a rientrare alla base.
Ecco, appunto, allenarsi. Stacy Davis non ha perso tempo: ieri mattina era già alla Baltur Arena a lavorare: «So che domenica non c'è stato il risultato che volevamo – ha detto l’americano dopo il suo allenamento – oggi non è il lunedì che volevamo, ma è per questo che sono in palestra. Voglio migliorarmi, voglio essere migliore. Non mi arrendo, so che tutti stiamo vivendo delle brutte domeniche, ma finché resteremo uniti potremo vedere anche quelle belle. Quindi dobbiamo stare insieme come gruppo, come comunità, come Benedetto e continuare a combattere, perché è una lunga stagione e so che possiamo fare ancora grandi cose come squadra e come club. Quindi grazie per il vostro supporto e continuiamo a combattere».