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Dossena, ultima chance. La Spal non può essere così

Francesco Dondi
Dossena, ultima chance. La Spal non può essere così

Il pari con il Sestri e la sconfitta di Carpi hanno fatto ricalare la nebbia della mediocrità

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Ferrara Cinque risultati utili consecutivi avrebbero dovuto essere un trampolino di lancio e un’iniezione di entusiasmo e invece la Spal non ha capitalizzato il calendario. Il pari con il Sestri e la sconfitta di Carpi - in quella che può essere considerata la peggior prestazione dell’anno dietro soltanto a Pontedera - hanno fatto ricalare la nebbia della mediocrità.

Quando le cose vanno male le colpe sono un po’ di tutti, questo è l’assunto iniziale, ma poi ognuno deve prendersi le responsabilità. La squadra è così scadente nei suoi singoli? La classifica dice di sì e visto che è il campo che conta servirebbe una rivoluzione che questa Spal non si può certo permettere né ha in animo. E allora, visto che i calciatori non si possono sostituire in massa, il principale responsabile è colui che ogni giorno li allena, li plasma e mette le basi anche della loro serenità fisica e soprattutto mentale. Andrea Dossena ha quindi le responsabilità maggiori di ciò che sta avvenendo e utile è la chiave di lettura fornita da capitan Antenucci: subiamo troppi gol. Non è però una questione di modulo, sia chiaro. Le imbarcate si sono prese con 4 o 5 difensori e sentendo anche Bassoli - uno che nello spogliatoio conta - la linea a 4 è preferita dalla squadra. Bene, allora il problema sta altrove ossia nelle coperture preventive e nella verve atletica che il gruppo ha. E questa Spal di brillantezza atletica ne mostra davvero poca visto che sbaglia tantissimo con la palla tra i piedi (sinonimo di poca lucidità mentale), fatica a ripartire e soprattutto non ha la alcuna convinzione nei propri mezzi. Basta guardare quante volte la palla passa dai piedi di Galeotti per rendersi conto della mancanza di idee e di personalità.

In casi analoghi si invoca una scossa e spesso la si cerca nella nuova guida tecnica. Dossena ha superato indenne bufere ben peggiori dalle ultime due partite ma il tempo passa e questa Spal mostra sempre meno attitudine alla sofferenza. Nell’ultima settimana di mercato arriverà forse un giocatore, tornerà sempre più disponibile Karlsson che offre soluzioni tattiche diverse e soprattutto si attende al Mazza un Milan Futuro in seria difficoltà, ben peggiore di quella che vivevano Sestri e Carpi. Dossena riponga i libri motivazionali, obblighi il suo staff a dare brillantezza atletica e chieda alla squadra di mostrarsi fedele: solo così tornerà il sereno, altrimenti sarà capolinea. Poi si può parlare dei sostituiti, ma mal che vada in casa ci sono due spallini veri pronti all’uso. 



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