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Allenatore Spal, le "24 ore per decidere" verso la scadenza: ecco tutti gli scenari

Allenatore Spal, le "24 ore per decidere" verso la scadenza: ecco tutti gli scenari<br type="_moz" />

Dopo l'ultima sconfitta mister Dossena è vicinissimo all'esonero e la società si è presa del tempo per decidere in merito alla sua posizione: riconferma, soluzione interna o nuovo tecnico?

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Ferrara «Ci prendiamo 24 ore di tempo prima di decidere la posizione dell’allenatore» ha detto ieri sera il direttore sportivo della Spal Alex Casella. Il conto alla rovescia sta per terminare e, dopo aver parlato con il presidente Joe tacopina e collaboratori vari, la società dovrà rendere nota la scelta relativa al proprio futuro: sollevare Andrea Dossena dall'incarico o rinnovargli ancora una volta la fiducia? A breve il nodo verrà sciolto, d'altronde «c’è il fuso orario di mezzo - ha fatto sapere il ds biancazzurro dalla sala stampa del "Paolo Mazza" al termine della sconfitta contro il Milan Futuro -. Cercheremo di fare il meglio per questo club». Un club che sembra ormai essere arrivato al limite, incapace di esprimere qualsiasi tipo di reazione di fronte alle vittorie e alle sconfitte. È questa l’unica continuità che si è vista in questi mesi – per non parlare di anni – in casa Spal: essere inadeguati rispetto alla maglia e ai colori che si indossano. «Stiamo cercando di fare tutto il possibile per invertire la rotta e migliorare una classifica che è deficitaria. Capisco perfettamente i tifosi e la loro arrabbiatura» è stata la sottolineatura di Casella.

Riconfermare ancora una volta Dossena oppure optare per l'esonero e virare su un nuovo allenatore? Nel caso venisse scelta la seconda strada, il nome da settimane in pole position è quello di Francesco Baldini, esonerato qualche tempo fa dalla guida del Lecco. Ma attenzione, perché potrebbe spuntare qualche profilo a sorpresa tipo Gianluca Colavitto, ex tenico dell'Ancona, o altri magari finora rimasti sottotraccia. Ad esempio, qualcuno avrà notato che ieri tra i seggiolini del "Mazza" c'era anche Edoardo Gorini, ex allenatore del Cittadella sollevato dall'incarico lo scorso ottobre dopo una lunga carriera coi granata: dal 2007 al 2013 come giocatore, nella stagione 2013/14 da collaboratore tecnico, dal 2014 al 2021 in veste di viceallenatore e poi dal 2021 da tecnico. Un contratto lega Gorini ai veneti fino a giugno 2025 ma nulla gli vieterebbe di rilanciare la propria carriera sulla panchina biancazzurra qualora arrivasse un'offerta.

Se poi la Spal volesse riprendersi un pizzico di credibilità senza andare ad esplorare soluzioni esotiche e sulle quali nessuno potrebbe dare garanzie di riuscita, avrebbe pronta in casa una soluzione troppe volte accarezzata ma mai concretizzata e che risponde al nome di Massimo Pedriali. Lui conosce ogni angolo di via Copparo, con Carlo Oliani come preparatore e Andrea Brunello allenatore dei portiere e magari Eros Schiavon come vice. Ecco un quartetto che ha il biancazzurro che scorre nelle vene: non avrà l’esperienza ma in questo momento serve solo dare tranquillità ad un gruppo che con Dossena sembra ormai esasperato.

In conferenza stampa Casella ha analizzato anche la gara e quanto accaduto sugli spalti. Nella partita del "Mazza", infatti, i cori di protesta non sono stati indirizzati soltanto al presidente Tacopina, ma anche a mister Dossena e al ds stesso. «Ci sta – ha affertmato lui –. I risultati non arrivano e tutti finiamo sotto accusa: ci stiamo mettendo il massimo per uscirne. Contro il Milan Futuro abbiamo disputato una buona gara. Abbiamo colpito un palo, ci poteva stare anche un rigore per noi e alla fine abbiamo raccolto zero punti. Il calcio è strano. L’avevamo recuperata e sull’1-1 abbiamo avuto un’occasione per passare in vantaggio e poco dopo hanno segnato loro e non siamo più riusciti a riprenderla. Ripeto, ho visto una Spal con grinta, determinazione e l’impatto che hanno avuto i nuovi, ovvero Paghera e Molina, è stato positivo così come Spini che aveva già debuttato a Carpi. Ma siamo sempre lì: alla fine zero punti. Avessimo sempre giocato come contro i rossoneri avremmo 6-7 punti in più». Casella ha cercato di ricompattare l’ambiente, ma a questo punto soltanto le parole non sembrano sufficienti: «Chiediamo scusa per il rendimento della squadra – ha concluso –, senz’altro al di sotto delle attese. Sono convinto che anche grazie ai nuovi ci tireremo fuori, ma ora più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto dei nostri tifosi. Bisogna restare tutti uniti».