Spal, ecco a quanti punti si ottiene la salvezza diretta
La media punti a gara andrebbe alzata, ma per come sono andate le cose finora è altamente improbabile
Ferrara I numeri faranno pur sempre parte di un capitolo astratto che soltanto fatti, azioni e partite possono confutare o sovvertire. Nel caso specifico della Spal raccontano di quanto oggi sia difficile il pensiero di una salvezza diretta senza il passaggio dal brivido che per forza di cose provocano i playout. Tuttavia, prima – appunto – di “dare i numeri” ed entrare nel ginepraio delle possibilità, è il caso di fare un passo indietro per rammentare il regolamento e la casistica facendo riferimento a quanto accaduto lo scorso anno nel girone B.
L’esempio I biancazzurri all’epoca chiusero la pratica salvezza, avvicinandosi addirittura all’ultimo vagone utile per i playoff, con 49 punti totali. Con l’Olbia andò giù diretta anche la Fermana, poiché dal suo penultimo posto al quintultimo dell’Ancona c’erano ben 11 punti di distacco: la regola parla doverosamente di oltre 8 punti di gap affinché vi sia la sentenza priva dello spareggio (che viceversa avevano giocato soltanto Vis Pesaro e Recanatese). I dorici avevano chiuso a 42 ma, come annotato sopra, erano subordinati alla posizione della Fermana (-11). La prima squadra salva in maniera indipendente era stato il Sestri Levante (44), dunque nel ragionamento attuale proviamo a ipotizzare quota 43 come cifra jolly per una permanenza diretta e indipendente da qualsiasi altro avversario.
Il conto Fino a questo punto della stagione i biancazzurri hanno 24 punti in classifica e, di conseguenza, nelle residue 11 uscite ne servirebbero almeno altri 19 per arrivare all’ipotetica base del 43, privandosi di ogni pensiero. Lo scenario, per quanto stiamo vedendo e per quella che è la storia del cammino stagionale, risulta assai complesso. I famosi 19 punti necessari, infatti, significherebbero alzare improvvisamente a 1,7 l’attuale media di 1 punto esatto a partita sul campo (senza la penalizzazione sarebbero stati 27 in altrettante giornate giocate). La complessità di tutto ciò viene testimoniata da un esempio: se la Spal da inizio campionato a oggi avesse tenuto il passo-media di 1,7 avrebbe conquistato 46 punti e in classifica si troverebbe al sesto posto proprio a ridosso del Pescara. Altra storia.
Lo scenario Si salvi chi può, verrebbe da dire. Oggi la classifica dice che il Carpi (13º a 32 punti) è messo bene per chiudere i propri conti stagionali. Sotto tremano un po’ tutte. Il Campobasso (30 punti), prossimo avversario della Spal, e il Perugia (29) possono esser considerati ancora nel mirino. Occhio, invece, alla posizione della Lucchese (29) che sarà certamente penalizzata di 4 o 6 punti e per via della grave condizione societaria dovrebbe finire alle spalle degli estensi. Brutto e avvilente ragionare su queste cose, ma tutto va messo nel contesto. Spal, dunque, che dovrà tenere in qualche modo a bada le tinte rossonere di Lucchese e Milan Futuro (oggi a 22 punti) e accentuare doverosamente il gap – oggi di 5 insufficienti tasselli – con il Sestri Levante penultimo a quota 19 (la classifica sarebbe chiusa dal Legnago con 16 che però si sta dimostrando ancora vivo).