Spal, non c’è limite all’umiliazione. Il Campobasso suona la sveglia e vince
Gol dopo 3 minuti e raddoppio sul gol parato. Antenucci segna nel recupero ma è troppo tardi
Ferrara La squadra schierata sotto la Curva Ovest – ma a debita distanza –, i fischi dello stadio, la delusione per un’altra partita fallita. Il copione al “Mazza” è sempre questo da mesi e si è ripetuto identico al termine del match contro il Campobasso. Mister Baldini aveva chiesto attenzione sugli episodi e proprio su un episodio la Spal è andata sotto contro i molisani dopo tre minuti dal fischio d’inizio. Episodi si diceva? Due traverse della porta di Neri (particolarmente in forma) colpite e un rigore fischiato contro. Un gran episodio quello di Galeotti che para il tiro di Di Nardo dagli undici metri, mentre non si può dire lo stesso dell’immobilismo generale sulla ribattuta, dal momento che il più veloce ad avventarsi sul pallone è stato Pellitteri, che ha segnato la rete del raddoppio. Forse un flash anche quello della rete tardiva degli estensi? Probabilmente, perché aldilà degli episodi resta una Spal che continua a faticare in mezzo al campo. Atteggiamento, cattiveria agonistica e grinta rimangono i grandi esclusi della gara della Spal, anche questa volta.
Per cercare di svoltare la situazione mister Baldini aveva anche proposto un modulo differente: il 3-4-3, con molte conferme rispetto all’ultima uscita e i ritrovati Awua e Arena. La doccia fredda è servita da Di Nardo, che lanciato di prima e con gran maestria (tocco a superare Bassoli e Nador) da Bifulco mette a sedere Galeotti e segna. Gara già in salita che fa riaffiorare i fantasmi di Chiavari. Ma questa volta la reazione della Spal è differente: Spini, Spini e ancora Spini. In tre occasioni l’esterno non riesce a buttarla dentro: prima, tutto solo, non è in grado di indirizzare verso la porta il cross di Mignanelli; poi riceve il traversone di Parigini (complice l’intervento a vuoto di un difensore) ma Neri in uscita compie una prodezza e gli chiude lo specchio; infine di testa schiaccia a terra il pallone, che poi esce. Ci si mettono anche i legni e, sull’angolo di Radrezza, Arena salta più in alto di Benassai, incorna e centra la traversa. Tra le azioni spalline c’è spazio anche per qualche leggerezza difensiva della retroguardia biancazzurra: Nador, pressato, appoggia per Arena alzando la palla, retropassaggio di testa a Galeotti troppo debole e Di Nardo recupera la sfera. Per fortuna senza poi sfruttare l’occasione. La miglior chance c’è l’ha ancora Spini. Mignanelli recupera palla sulla trequarti, scambia in verticale con Antenucci e si butta in area, cross sul secondo palo per l’ala che incorna, ma il suo colpo di testa viene salvato sulla linea da Calabrese a Neri battuto. Non ci voleva e in chiusura di primo tempo arriva addirittura la beffa. Martina crossa dalla parte opposta dell’area di rigore, dove Pierno spizza di testa e Mignanelli tocca palla con la mano: rigore. Dagli 11 metri Galeotti para su Di Nardo, ma Pellitteri si avventa sulla respinta e scaraventa la sfera in rete.
Mister Baldini cambia tutto e nel giro di un’ora ha già effettuato tutte le sostituzioni. Il Campobasso non tira più, ma la Spal – come spesso succede – non ne approfitta. Ci si mette anche la cattiva sorte e Haoudi prende la seconda traversa della giornata al 74’. Passano i minuti ma azioni grosse non se ne vedono e i biancazzurri si riducono all’assalto finale: cross di Mignanelli, colpo di testa di Karlsson, Neri para in tuffo e sulla ribattuta Antenucci spara la palla in rete. È lo stesso Capitano ad essere schermato un minuto più tardi dopo aver controllato bene un calcio d’angolo. Ma è troppo tardi e di tempo non ce n’è più.