La Spal fa quadrato e resta unita tra abbracci collettivi e discorsi
Capitan Antenucci protagonista: chiama il mister sull’1-1 e sferza i suoi
Ferrara Basteranno una prestazione confortante e un chiaro segno d’unità a salvare il finale di campionato della Spal? Lo si capirà presto, magari già dal prossimo appuntamento casalingo con l’Arezzo. Intanto vale la pena tenersi stretti un paio di elementi estrapolati dall’ultima trasferta. Il punto, senz’altro utile per chi avrà a che fare fino all’ultimo con i dettagli della precaria classifica in zona bollente. Ma anche quel desiderio di reagire come gruppo – con i fatti – alle avversità, cosa rara da queste parti
La squadra è stata protagonista di due abbracci collettivi. Il primo dopo lo stupendo gol di D’Orazio, con tutto il gruppo estense che si è precipitato in zona panchina per sfogare la propria gioia nel più accentuato momento di minima stagionale. E poi, quell’immagine di capitan Antenucci a chiamare mister Baldini dentro il capannello dell’ “Adriatico”, come sintesi fotografica portatrice di fiducia nel nuovo corso tecnico. Cose che non si vedevano da tempo, insomma.
Al triplice fischio, va poi annotato il discorso che lo stesso Antenucci ha fatto ai compagni prima di imboccare la via degli spogliatoi, quasi a volersi isolare del tutto da ciò che di negativo circonda la Spal negli ultimi tempi.
Nel post gara ecco un altro segnale da tenere in considerazione con mister Baldini che aveva spiegato di non aver pensato un solo istante alla possibile esclusione dall’11 titolare di Parigini e Calapai, protagonisti della nota vicenda accaduta giovedì pomeriggio in centro storico di Ferrara quando i due erano stati circondati e apostrofati malamente da alcuni tifosi per un’altra situazione di alta tensione. A tal proposito, ieri all’ora di pranzo, la società ha emanato un comunicato dedicato a quanto successo: «Spal esprime tutta la propria preoccupazione per l’aggressione subita da due propri tesserati nel centro storico giovedì pomeriggio. La società nel manifestare piena solidarietà ai tesserati coinvolti, condanna fermamente quanto successo e rinnova il proprio impegno a promuovere i valori del rispetto, della correttezza e della civile convivenza, affinché tali principi vengano sempre tutelati e rispettati in ogni contesto».
Due punti persi?
Tornando al campo, è legittimo pensare che a Pescara la Spal abbia mancato una vittoria che era divenuta alla portata contro un avversario d’alta classifica, ma tutt’altro che imbattibile. Le occasioni fallite, in particolar modo l’ultima di Rao, gridano ancor più vendetta del gol annullato a D’Orazio, che si sarebbe potuto evitare con più mestiere e meno platealità. In Abruzzo, ma anche già contro il Campobasso, si è vista la prima reale crescita sotto la nuova gestione in termini di gioco offensivo e opportunità generate. Baldini sta facendo il suo e anche in termini di comunicazione continua a iniettare fiducia al collettivo e non disdegna di parlar chiaro a chi si deve allineare nella missione.
Sensazioni in miglioramento, dunque, ma anche la consapevolezza che sarà dura smuovere la squadra con un click definitivo per scacciare i limiti che mostra anche quando non subisce. Sembra mancare sempre quello slancio agonistico, quella ferocia o quel ritmo nel voler chiudere l’avversario tramite forcing, assalto o rumba. Solo così, si può raggiungere l’intera posta e sbarazzarsi dei discorsi “da punto”.
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