Spal, altra chiamata salvezza: con l’Arezzo serve la vittoria
Stasera (ore 20.30) al “Mazza” ci sono da aggredire i toscani e fare bottino. Avversari in risalita e, guidati da Bucchi, non vengono certo a fare regali
Ferrara Venerdì sera da brividi al “Mazza”, dove Spal e Arezzo sono pronte a guardarsi negli occhi dalle rispettive e opposte zone “play” della classifica. I biancazzurri non possono sbagliare questi 90 minuti: fallire l’appuntamento con l’intero bottino sarebbe un passaggio a vuoto alquanto duro per la classifica, ma anche per quello spirito che sembrerebbe esser in fase di crescita, dopo gli ultimi correttivi tecnici e morali indotti dal nuovo allenatore. Ora, però, servono i tre punti. Per aprire nel migliore dei modi una lunga settimana – comunque di passione – che potrà indirizzare le possibilità (o meno) di salvezza spallina. Dopo l’Arezzo, infatti, Antenucci e compagni se la vedranno sull’insidioso campo della Pianese, prima di ospitare la Ternana.
La prima pratica è tinta d’amaranto ed è la squadra di Cristian Bucchi: uno che a Ferrara ha già dimostrato più volte di poter impensierire la Spal. Gli aretini, oggi senza gli indisponibili Ravasio e Settembrini, sono reduci da due vittorie consecutive, capaci di mettere alle spalle un periodo di magra. Squadra piena di colpi, soprattutto a tema offensivo, ma anche capace di concedere spazi, se attaccata nel giusto modo e con continuità. Magari come ha provato a fare la Spal nel secondo tempo di Pescara e ancor più con quel 4-4-2 (o 4-2-4, se si preferisce) che sembrerebbe metter nelle condizioni migliori un po’ tutti gli interpreti della rosa estense. Perché alla fine dei conti, se si hanno in rosa tanti esterni offensivi e se ci si appoggia alle gesta di capitan Antenucci, senza isolarlo, è questo il sistema tattico più semplice da proporre e da realizzare poi in campo.
Quali potranno essere le scelte del tecnico, con questo vestito? Calapai e Mignanelli dovrebbero giocare come terzini, mentre nel mezzo prende quota la coppia Nador-Bassoli, anche se il jolly Fiordaliso (sia basso a destra, che come centrale) non può esser escluso categoricamente. In porta ovviamente ci sarà Galeotti. D’Orazio, annunciato a chiare lettere dal proprio allenatore, e Parigini, imprescindibile del momento, sgaseranno sulle laterali alte finché fiato e gambe lo permetteranno. Poi, eventualmente ci saranno le carte Rao e Spini dalla panchina. A comporre la cerniera di mezzo potrebbero esserci Paghera e Radrezza: i due possono coesistere, il mix di tecnica e agonismo ci sarebbe, ma occhio alla perdita di qualche centimetro di troppo sul gioco aereo. Zammarini (più di Awua) resta l’alternativa principale. Infine l’attacco, con Antenucci che dovrebbe esser affiancato da Molina. Karlsson comunque scalpita e spera di ritrovare minuti dopo lo 0 di Pescara. Direzione di gara affidata a Marco Di Loreto della sezione di Terni, che agirà con gli assistenti Vitale (Salerno) e D’Ettorre (Lanciano), arbitro che ha già portato bene alla Spal, per quel che conta.