Spal in trasferta con gli spettri, anche la Pianese fa paura
La retrocessione diretta è in agguato: oggi (18.30) servono punti. Contro la matricola senese ormai certa della salvezza non c’è Antenucci
Ferrara Sta realmente succedendo. Tra poche ore la Spal si giocherà un’altra preziosa fetta del proprio futuro nel calcio professionistico italiano nella tana della matricola Pianese. Realtà che vive quest’anno la sua seconda partecipazione non dilettantistica della propria storia e che al 100% anche il prossimo anno sarà iscritta alla serie C grazie agli attuali 44 punti conquistati, tradotti in basilare salvezza e speranza di chiudere la stagione regolare dentro la griglia playoff.
Ci sono una ventina di lunghezze a separare le “zebrette” e la Spal. Punti che, oggi, cancellano differenze demografiche (Piancastagnaio fa circa 4.000 abitanti) e ogni qualsiasi altra comparazione numerica capace di testimoniare la bontà del lavoro svolto dentro la realtà bianconera e le molteplici mancanze che si possono riscontrare nella Spal dei giorni nostri. Capace di concedersi e di concedere a chiunque, Pianese compresa: si ricordi la sfida d’andata terminata 1-1 allo scadere in una delle tante dormite su palla inattiva che i biancazzurri continuano a replicare tuttora. Il presente parla di una trasferta che la Spal affronta con lo spettro di una retrocessione diretta se non ci si darà una svegliata a far punti. E per quanto possa esser insidiosa, la gara delle 18.30 di oggi rappresenta comunque l’occasione migliore del periodo visto che il prossimo turno interno sarà contro la Ternana. Un altro passo falso renderebbe tutto ancor più complicato.
Modesta, ma organizzata e battagliera: la Pianese ce la si dovrà attendere così, sul proprio campo sintetico dalle dimensioni ridotte e in un contesto ambientale non semplice da interpretare per chi è abituato a giocare in uno stadio come il “Mazza”. Baldini, oltre agli infortunati El Kaddouri, Bidaoui e Arena, dovrà rinunciare anche agli squalificati Mignanelli e Antenucci: sarà la prima volta di quest’anno senza il capitano. L’assenza di un elemento d’area di rigore potrebbe portare Baldini a iniziare con una punta, Molina, supportata da due esterni. Uno sarà Parigini, l’altro o Spini e D’Orazio (Rao non rientrerebbe nemmeno nel ballottaggio). Se anche il centrocampo tornerà a 3, Paghera verrebbe preferito a Radrezza ed è ipotizzabile l’inserimento di forze fresche, vedi Zammarini e Awua. In difesa dovrebbe rientrare Bassoli al posto di Nador, mentre per sostituire Mignanelli non è detto che venga scelto Ntenda (aveva giocato contro Milan Futuro) ma sarebbe al vaglio l’ipotesi di giocarsi la duttilità di Bruscagin e Fiordaliso per completare il reparto nelle caselle rimanenti. Diversi dubbi anche per la Pianese di Formisano, che ha tutta l’intenzione di battagliare per cancellare le ultime due sconfitte del periodo. I toscani non pareggiano dal giorno dell’Epifania e un punticino lo potrebbero gradire. Ma alla Spal, non basterebbe. l