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Spal, sconfitta dalla Ternana e Follano fa lo show

Spal, sconfitta dalla Ternana e Follano fa lo show

Contro gli umbri finisce 3-0 dopo aver subito dopo a 150 secondi dall’inizio. Contestazione a fine gara, il socio di Tacopina va sotto la Curva con squadra e staff ma viene contestato e fa gesti di scherno

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Ferrara Un’altra partita da dimenticare per la Spal, che aveva trovato un po’ di coraggio dalla vittoria con la Pianese. Ma tutte le certezze crollano dopo appena 150 secondi quando Cicerelli calcia una velenosa punizione e Meneghetti, all’esordio, è battuto. 

I piani di Baldini vanno a farsi benedire, lui che aveva riproposto Iglio a destra, ripescato Mignanelli per la fascia sinistra e portato D’Orazio in attacco al fianco di Molina in un 3-5-2 che doveva reggere l’urto della seconda in classifica.

La Spal sbaglia tanto, troppo, passaggi banali come quello che porta alla punizione del gol o quello di Radrezza che innesca Cianci. Eppure rimane in partita anche se Paghera si fa male e al 20’ entra Rao, che continua nella sua involuzione. Addirittura, allo scadere del primo tempo, ci sono tre belle chance per pareggiare ma il portiere ternano ringrazia prima Fiordaliso (girata debole da due passi) e Molina (inzuccata fiacca) che falliscono il colpo grosso

Nella ripresa si rivede Haoudi per dare più fantasia ma Cicerelli è implacabile sia in dribbling sia sui calci piazzati: angolo su cui Cianci non perdona, sovrasta Molina e fa 2-0. L’attaccante a sua volta sbaglia – ancora di testa – il gol dell’1-2 mentre un tiro di Haoudi viene tolto dall’incrocio. Antenucci è gettato nella mischia al 74’ ma l’assalto disperato non c’è, anzi arriva il 3-0 con Ferrante che fugge in profondità, brucia Haoudi e cala il tris dal limite. 

Finisce malissimo per la Spal che va anche sotto la Curva e qui si gioca un supplementare. Finché è Antenucci a parlare con i tifosi la situazione è accettabile, ma quando si avvicina Marcello Follano, socio di Tacopina, i toni si accendono. Parole grosse, squadra e staff se ne vanno e l’americano riserva un gesto che viene visto come un segno di scherno e dileggio. Sarà pure un modo di salutare negli Usa, verrà usato anche nel mondo del freestyle e sarà diventato di uso comune tra i giovani, ma quelle due dita larghe (pollice e mignolo con annesso anello d'oro), in un contesto del genere, non possono essere viste come un tentativo di saluto distensivo. E i cori della Ovest lo sottolineano.