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Sport e inclusione, la sfida tra Nazionale italiana amputati e giovanile del Cus Ferrara – Il video

Sport e inclusione, la sfida tra Nazionale italiana amputati e giovanile del Cus Ferrara  – Il video

Bella giornata all’insegna dell’integrazione ma poca risposta da parte della città

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Ferrara Hanno vinto 4-0 gli azzurri, ma certo non era il risultato a contare nella partita fra Nazionale italiana amputati e una selezione giovanile del Cus Ferrara. L’obiettivo era far conoscere una realtà, quella di un team che di paralimpico per ora ha solo la vocazione (non è ancora riconosciuto dal Cip), ma intanto dimostra di poter scendere in campo e giocare a calcio sul serio, anche se con l’ausilio delle stampelle. Lo sport, nella circostanza il calcio, come veicolo d’integrazione, con tutti i tabù del caso da superare, ma anche le legittime preoccupazioni: in quel contesto, i ragazzi normodotati, hanno paura di fare male o di potersi far male. Poi, come ogni partita di pallone giocata in amicizia, bastano poche azioni per passare oltre e lasciarsi andare al solo divertimento.

Alla fine questo è stato, con una sola pecca: sugli spalti l’assessore comunale allo sport Francesco Carità, il delegato provinciale del Coni Ruggero Tosi, quello del Cip Francesco Alberti, una vecchia conoscenza del calcio come Riccardo Cervellati… quando si conoscono i nomi degli spettatori e in campo ci sono più persone che pubblico, qualcosa non ha funzionato: ecco, è mancata la risposta della città, ma in un sabato di sole, il primo davvero di primavera, farsi trovare alle 14.30 sui campi di via Gramicia era davvero improbabile.