Licata-Moroni a Ferrara per il tricolore. Due donne per il titolo europeo
Al palasport di Ferrara l’italiano dei welter e la sfida dei pesi leggeri. Ebu Croce: «Sarà bello anche il sottoclou, non perdetevi quest’occasione»
Ferrara Ci sono momenti, riti, immagini e frasi che, per chi ha frequentato il mondo della boxe, segnano la differenza. Quando leggi supervisor per l’Ebu (European boxing union) Enza Jacoponi è un brivido, quando la signora romana entra nell’ex sala Borsa di Ferrara un inchino generale. E lei ringrazia, saluta e poi, con il suo fare gentile e sorridente, fa avvicinare le due contendenti per il titolo continentale dei pesi leggeri: «Ecco, devi firmare qui, compilare il modulo...», come una mamma. Ma l’alone aureo e lucente che si porta dietro questa signora è quello che annuncia il grande evento. Sì, Ferrara torna a essere Olimpo della boxe, com’è stata in passato grazie alle imprese dei fratelli Duran. Oggi, proprio come il più giovane Alessandro (che per quella cintura ha combattuto ben 17 volte in carriera...), sarà Antonio Licata a dare l’assalto al titolo italiano dei pesi welter: il ferrarese di nascita e scuola pugilistica sulla sua strada trova un avversario cambiato solo una settimana fa, il romano Patrizio Moroni, applaudito e ringraziato per aver accettato di subentrare con così poco preavviso. Clima disteso, ieri pomeriggio alla presentazione dell’evento e al peso, ma è la quiete prima della tempesta. A fare gli onori di casa l’assessore comunale allo sport Francesco Carità, che della boxe è appassionato vero; ringrazia tutti e porta i saluti del sindaco Alan Fabbri, poi, con un certo trasporto, svela: «Conosco Licata da quand’è professionista, ora ha la chance tricolore e, oltre al suo match, c’è anche l’europeo di Pamela (Malvina Noutcho Sawa, ndr) che ho seguito quando l’ha conquistato: viva la boxe, viva Ferrara!».
La parola va poi a Mario Loreni, organizzatore di lungo corso, altro nome che nel panorama pugilistico italiano ha fatto la storia: «Ferrara aveva ospitato l’europeo di Simona Galassi, ora torniamo con due titoli di prestigio, pugili di valore. La diretta tv di Rai Sport è stata concessa proprio per la qualità e la tecnica dei protagonisti. Spero di vedere un palazzetto pieno di appassionati e che sia l’inizio di un nuovo filone per la boxe a Ferrara». Microfono a Roberto Croce, maestro e organizzatore: «La Ferrara Boxe dopo 10 anni si rifà vedere con quattro pugili allenati da me. Licata ha iniziato a 13 anni, ora ne ha 25: sono come un padre per lui, anche se qui c’è papà Francesco e sarà all’angolo con me. Antonio affronta un avversario completamente diverso da quello che era inizialmente previsto: ringrazio e chiedo un grande applauso per Patrizio Moroni per aver accettato di subentrare con così poco preavviso. Antonio è bravo tecnicamente, Patrizio ha molta più esperienza: sarà dura per entrambi, che vinca il migliore!».
Croce ha poi presentato gli altri pugili della sua colonia: Molaro, Okoye, Sapone, ma anche il reggiano Vinciguerra, promettendo spettacolo. Poi, parola ai protagonisti, a iniziare dalle due ragazze, entrambe in evidente imbarazzo, perché si conoscono da tempo e hanno fatto guanti assieme in molte occasioni: per la prima volta si ritrovano avversarie e con l’Europeo in palio: «Sono felicissima ed emozionatissima – ha esordito la sfidante Martina Righi, già campionessa italiana –, sono sicura che sarà un bellissimo match, spettacolare», «Sappiamo chi abbiamo davanti – ha aggiunto il suo maestro Simone Rossetto –, un’avversaria coriacea e molto dura, ma ci siamo preparati meticolosamente»; «Ciao a tutte e a tutti – risponde l’infermiera dell’ospedale Maggiore di Bologna e campionessa in carica – e grazie a Ferrara per l’ospitalità, è una città bellissima. Con Martina una volta nello spogliatoio ci siamo dette che avremo preso ogni occasione: questa ci mette una contro l’altra, sarà un match molto duro», «È un derby italiano – aggiunge il maestro Alessandro Danè – e ci teniamo tantissimo, non abbiamo lasciato niente al caso». A chiudere, la sfida verbale fra i pretendenti al tricolore dei welter: «Grazie dell’opportunità – ha aperto Moroni –. Io faccio il pugile per scelta, mi alleno sempre e quando mi hanno offerto questo match ho detto subito sì»; «Ero molto arrabbiato al momento del cambio d’avversario – gli fa eco Licata –, invece ringrazio Patrizio per non aver reso vani tre mesi di sacrifici». Stasera, però, si fa sul serio: primo gong alle 19.55.