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Spal, sei rimasta dietro

Alessio Duatti
Spal, sei rimasta dietro

Milan Futuro e Lucchese hanno staccato i biancazzurri. Attaccare o difendere, entrambe le cose non riescono

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Ferrara tratta dei due marcatori capaci di decidere le partite interne di Milan Futuro (1-0 alla Ternana) e Lucchese (1-0 alla Vis Pesaro). Successi pesantissimi, per le rossonere, che purtroppo si sono staccate dalla Spal rendendo sempre più complicata la bagarre estense dentro la fangosa zona playout. Sopra la linea di galleggiamento l’Ascoli si conferma in estrema crisi (39 punti), la Lucchese - al netto delle note questioni extracampo che terranno banco nei prossimi mesi - è salita a 36, mentre il Milan Futuro si trova a 33 dopo il terzo successo filato. Spal con 31 tasselli, Sestri Levante a 27 dopo il pari esterno di Perugia e Legnago a 25 (impegnato stasera nel posticipo al "Cabassi" di Carpi). Insomma, un bel trambusto. Anche perché le rivali non sono sembrate soltanto vive - come per certi versi lo è anche la Spal - ma hanno in più la capacità di colpire e remunerare. Il Milan Futuro non ha avuto alcun regalo dalla Ternana: gli umbri sono sicuramente dentro a un loop negativo (tre sconfitte consecutive), ma nel finale sono serviti due prodigi del giovane portiere Nava per respingere i tangibili assalti della squadra di Liverani: e Cicerelli ha pure fallito un rigore. Contro la Vis Pesaro, poi, la Lucchese ha preso la vittoria con grande merito, correndo, lottando e segnando un gran gol. Alla Spal di Baldini, invece, manca sempre quel qualcosa che si rivela utile a vincere una partita. Quando si difende bene non si segna nemmeno a porta vuota, quando si va in gol - bellissimo quello di Spini - ci si addormenta concedendo l’ennesimo centro da calcio piazzato. E ben che vadano le cose, poi si porta a casa un solo punto. Poi, diciamoci la verità: il Pontedera visto sabato al "Mazza", serio e ordinato, ha semplicemente fatto la sua partita senza mostrare il sangue negli occhi o gli artigli che si vedono nelle gare da dentro o fuori. Anzi, nella formazione di mister Menichini è sceso in campo il terzo portiere, per la prima volta sono state sperimentate le due punte in contemporanea e i cambi nel finale hanno fatto calcare l’erba di corso Piave anche a giocatori che quasi mai vengono impiegati. I biancazzurri avranno anche giocato una partita mediamente accettabile, ma i limiti collettivi sono talmente evidenti che ritmo, precisione, qualità e attenzione restano lontani parenti in questa rosa. Al termine dell’ultima sfida il pubblico - lasciando a parte il bellissimo abbraccio con capitan Antenucci - si è espresso con un eloquente "combattete per noi", senza aggiungere altro. Non resta che farlo, cercando di andare oltre ogni mancanza. Perché le altre corrono e perché la possibilità di doversi giocare un playout è ormai diventata una certezza.