C’è un po’ di Comacchio nella promozione del Forlì. Farinelli: “Stagione fantastica, vorrei restare”
L’esterno “atipico” ha 23 anni e ha contribuito al ritorno dei biancorossi romagnoli in serie C
Comacchio Una cavalcata trionfale, fatta di gol (7), assist (12), carattere e tanti sorrisi sotto il cielo biancorosso. Nicola Farinelli, 23enne comacchiese (a destra in foto), esterno atipico, capace di trasformarsi in mezzala dinamica, è stato tra i protagonisti della stagione che ha riportato il Forlì in serie C. «Il vero crocevia è stato un ko interno di alcuni mesi fa», rivela Farinelli. Quella sconfitta del girone d’andata fu per la squadra “una sveglia”, ricorda: «Da lì non abbiamo più perso: nelle ultime 20 partite ben 19 vittorie e un solo incidente di percorso». Un dato impressionante, che ha trasformato la rincorsa in un autentico dominio. L’annata però si è costruita già in estate: «Durante la preparazione, giocando qualche amichevole contro avversarie più attrezzate, ho capito che ci mancava qualcosa per competere. Poi, in campionato, le cose sono andate sempre meglio».
Farinelli mette in luce la crescita costante di un gruppo che ha saputo puntellarsi di settimana in settimana. Per il giovane di Comacchio è stata una stagione di grande maturazione: «Allenarmi sempre al massimo, lavorare sui miei punti deboli e giocare con compagni di livello superiore mi ha aiutato tantissimo». Il risultato è stato un rendimento ai vertici della serie D, ma soprattutto una consapevolezza nuova: «Ho capito di poter ambire a palcoscenici ancora più importanti». A Forlì, Farinelli si è trovato «benissimo fin da subito. È una città calorosa – dice – e siamo riusciti a coinvolgere i tifosi, facendoli tornare allo stadio». Un legame che ha dato alla squadra linfa e stimoli in più, trasformando lo stadio in un fortino difficile da espugnare. Quando non corre sul prato verde, Farinelli si dedica al padel: «D’estate gioco spesso, d’inverno un po’ meno».
Il richiamo della sua terra – Comacchio – resta forte: «Sono orgoglioso delle mie origini, torno a casa appena posso». Ora l’obiettivo è la serie C: «Vorrei restare a Forlì, è la mia priorità. Voglio capire se posso ripetere quanto fatto in serie D anche in categoria superiore». In campo si vede come esterno, ma è pronto a dare il meglio da mezzala: «Se fossi costretto a scegliere, dico esterno; però la mezzala mi diverte di più». Oltre all’amore per il Forlì, il giocatore confessa qualche affinità con altre piazze: «Forse il Bologna è la squadra che mi sta più vicino, ci ho militato a lungo. E poi la Spal, per i ricordi in serie B con gli amici». Ma nel profondo, la “prima scelta” resta sempre l’Inter, squadra del cuore fin dall’infanzia. Con un campionato vissuto da protagonista, il futuro di Farinelli si tinge di ambizione: il Forlì e i suoi tifosi sperano che la favola continui, con Nicola a guidare la manovra verso nuovi traguardi.