La Sella vince il derby con Forlì e conquista la salvezza
Partita senza storia e i biancorossi evitano i playout. Alla Baltur Arena esplode la festa
Cento Una festa, un trionfo, un tripudio. Tutto è bene quel che finisce bene e così, in una Baltur Arena piena bombata, chiassosa, rumorosa e alla fine felice, la Sella in un sol colpo batte l’Unieuro Forlì nel derby, al termine di una partita praticamente senza storia, dal primo all’ultimo minuto, conquistando la vittoria che vale la salvezza anticipata, senza dover passare dalle Forche Caudine dei playout. Salvezza – come si è appreso alla fine del turno – che sarebbe arrivata comunque, anche nel caso di una sconfitta contro i romagnoli di coach Antimo Martino, in virtù della sconfitta casalinga di Cremona, campo sbancato dall’Avellino dell’ex biancorosso Mussini. Ma raggiungere il traguardo con le proprie forze, in casa poi, ha tutto un altro sapore. Il verdetto finale del campionato pone la Sella al 15º posto: un signor risultato se si tiene conto dell’alto livello di un campionato mai così incerto e competitivo difficile come quest’anno, di un budget investito dalla società ben inferiore rispetto a certe società espressione di capoluoghi o di realtà storiche e ambiziose, delle difficoltà e grane incontrate cammin facendo. Non dimentichiamo il cambio di americano, con Henderson rimasto a libro paga, gli infortuni e anche il conseguente addio in ultima istanza di capitan Delfino. Eppure, salvezza doveva essere e salvezza è stata, forse con qualche patema di troppo, ma, per come si stava mettendo nel girone d’andata, in fondo va bene anche così, con un po’ di pepe e con un girone di ritorno da urlo, con sette blitz lontano da Cento e la chicca finale di un derby vinto nettamente, tagliando un traguardo non scontato.
Solo un po’ d’ansia e tensione in avvio di partita, con gli americani di Forlì in spolvero. Giusto un paio di minuti prima che Davis e un ispiratissimo Devoe, in assoluto il migliore in campo, prendano le misure alla partita, ribaltandola da 2-7 a 18-11 dopo soli 6’. Derby vivace, che s’infuoca pure, dopo una decisione arbitrale contestata, ma sempre comandato da una Sella che più di Forlì ha soprattutto la motivazione, e nel secondo parziale, praticamente perfetto da parte di tutti i giocatori messi in campo, prende il largo. Bene in difesa, benissimo al tiro dal perimetro, e la Benedetto XIV se ne va. Crea quel gap che mai in serata verrà colmato e spacca subito la partita mandando in visibilio la Baltur Arena. A suon di triple a firma Devoe, Tanfoglio con attributi da vendere e Davis, la Sella dilaga: 45-29 al 15’, 54-30 con la tripla sulla sirena di un Devoe tarantolato. Preziosi minuti di energia e sfrontatezza anche per il giovane Moretti, che schiaccia, stoppa e recupera palloni proprio nella serata più importante dell’anno. La Sella non si ferma più e sulle ali dell’entusiasmo spinge ancora sul gas, allungando. Controlla con esperienza il ritmo di una partita di fatto già decisa da un pezzo, 66-38 al 26’. Il vantaggio di Cento scende sotto i 20 punti solo nell’ultima frazione, ma senza perdere il controllo, senza mai rischiare nulla: 82-65 al 36’ e match che arriva stancamente a chiudersi nella festa di una Baltur Arena caldissima.
Vince la Sella (86-67) e lo fa con merito, per la felicità della sua gente, impazzita all’interno della propria casa, che non conosceva il sapore della vittoria dal 9 febbraio: alla fine è valsa la pena attendere cosi tanto, perché questa vittoria è valsa un’intera stagione. E il prossimo anno sarà nuovamente serie A2, per la sesta volta di fila, la settima in otto anni. Un’altra storia da vivere assieme.