Tacopina è tornato a parlare: «Sono certo ci salveremo. Anno duro ma resto alla Spal»
Il presidente biancazzurro dopo la vittoria contro il Gubbio: «Ho portato bene. Mi chiedono di lasciare il club? I tifosi facciano una colletta, raccolgano 12 milioni di euro e cedo loro la società»
Ferrara Joe Tacopina è arrivato in Italia poche ore prima del match tra Spal e Gubbio, che ha visto primeggiare i biancazzurri. «Ho portato bene. L’importante era vincere e il sorpasso sul Milan Futuro è un vantaggio di non poco conto in vista dei playout».
Quindi è soddisfatto? «Certo, ma allo stesso modo sono frustrato perché avrei voluto vedere la Spal in tutte le partite giocare come contro il Gubbio. I giocatori hanno approcciato la gara nella maniera corretta. Adesso siamo una squadra ben diversa da quella di un paio di mesi fa».
Una stagione difficile. «Nonostante abbiamo investito ingenti risorse. Alla fine saranno una dozzina di milioni di euro. La stagione più difficile nei miei quindici anni che faccio calcio in Italia».
Ritornerà in Italia per assistere alle due gare contro il Milan Futuro? «Nonostante i pressanti impegni che ho in America spero di esserci. Dobbiamo salvarci e sono certo ci riusciremo».
Al suo ingresso in campo è stato accolto dai fischi dei tifosi della Curva Ovest. «Mi chiedono di lasciare il club. Rispondo che se c’è qualcun altro che intende sborsare 12 milioni di euro si faccia avanti e ai tifosi dico fate una colletta, raccogliete questa somma e vi cedo la società. Ripeto io non me ne vado e con me rimarrà anche Marcello Follano. Questo deve essere chiaro. Quando abbiamo acquistato la Spal dalla famiglia Colombarini c’era un debito pari a 23 milioni ora si è ridotto a 8. L’aspetto finanziario è importante e stiamo lavorando molto sul versante. Ho la massima fiducia nell’allenatore che conoscevo quando era a Catania, del direttore Carra, del direttore sportivo Casella e dello staff».
Li riconfermerà tutti? «Prima finiamo la stagione poi ci sederemo attorno ad un tavolo e ne parleremo. Tutti dovremo guardarci allo specchio».
Ai baci che ha mandato alla Curva Overst i tifosi hanno risposto con una selva di fischi. «Facciamo quello che vogliono. Ho ricevuto tante attestazioni di affetto da parte dei tifosi che erano in tribuna. Quelli che mi contestano sono una minoranza. Questi tifosi con i loro gesti e atti non fanno il bene della Spal. Un paio di investitori interessati alla Spal mi avevano avvicinato e quando hanno saputo delle aggressioni a Calapai e Parigini non si sono più fatti sentire».