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Spal, chi si rivede. L’ex Oddo per condannare ancora i biancazzurri

Alessio Duatti
Spal, chi si rivede. L’ex Oddo per condannare ancora i biancazzurri

Il tecnico pescarese arrivò a Ferrara in una stagione segnata da tanti ribaltoni e retrocesse dalla serie B. Adesso è il mister del Milan Futuro

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Ferrara Il pensiero che la Spal e Massimo Oddo avrebbero potuto incrociarsi da avversari nel playout del “vivere o morire” era un po’ balenato nella mente di tutti, una volta ufficializzato l’incarico da parte del Milan Futuro lo scorso 25 febbraio. Questione di destini, sì, ma anche di alte probabilità dettate già da quella classifica di fine febbraio, nonostante i cammini della Spal e della giovane compagine rossonera fossero nelle mani di altri tecnici. Entrambe gravitavano nella scomoda zona playout, assieme a realtà ancor meno remunerative – come Sestri Levante e Legnago –, che hanno sempre dato la sensazione di battagliare fra loro per scongiurare l’ultimo posto e quindi la retrocessione diretta, poi toccata ai veronesi.

Di sorridere non ne hanno voglia né la Spal e nemmeno Oddo, su questo non ci piove e sarebbe folle pensare il contrario. Ma il fatto di giocarsi una questione così importante nell’ormai imminente mese di maggio non può non generare curiosità, vista non lontana esperienza ferrarese del tecnico classe 1976. Soltanto due anni fa, proprio di questi tempi, Oddo era stato chiamato a indossare i panni biancazzurri in uno dei (tanti) periodi complessi della gestione Tacopina. Il presidente, dopo averci provato con il suo amico Daniele De Rossi, si era arreso all’evidenza, dopo la trasferta a Venezia, e aveva rimandato il potere della scelta al suo ex responsabile tecnico, Fabio Lupo. Che già nell’autunno precedente, durante i traballii della panchina di Roberto Venturato, aveva individuato il suo concittadino Oddo come profilo candidabile. Tanta la stima professionale e tanti i legami personali, basti pensare allo storico vice di Oddo, Marcello Donatelli, oggi anch’egli al Milan Futuro, nonché nipote di quel Marcello Donatelli che faceva parte del medesimo board tecnico guidato da Lupo a Ferrara. Il 14 febbraio 2023 Oddo, allenatore della Spal terzultima in classifica, viene privato nel giro di due settimane del medesimo dirigente, dopo una discussione (o un’incomprensione) che lo stesso ha avuto con Tacopina. Succede che il tecnico rimane solo con Armando Ortoli (l’unico reduce tra i dirigenti del team abruzzese, col patentino da direttore sportivo) e con una squadra priva di certezze, oltre che di condizione atletica.

In campo non brilla nessuno. Moncini (9 gol) e Dickmann (36 presenze) sono tra i pochi a salvarsi nel caos totale. La gestione di Nainggolan non è propriamente semplice, poi ci sono alcuni screzi saliti agli onori delle cronache (vedi Alfonso e Fetfatzidis). Sta di fatto che l’Oddo biancazzurro conclude la stagione con 14 giornate allenate (3 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte) che si traducono in retrocessione diretta nel famoso Spal-Parma del 13 maggio 2023 e annessa melina finale voluta da Tacopina, con inutili allenamenti punitivi fino all’ultimo giorno utile prima delle vacanze formali.

Dopo la parentesi di Ferrara il tecnico pescarese era rimasto a guardare il pallone da fuori per diversi mesi, prima della chiamata per il ritorno a Padova nell’ultimissima fase della passata stagione (out ai playoff col Vicenza). Mancata riconferma dei biancoscudati e successiva risposta alla chiamata del Milan Futuro, dopo una lunga attesa rispetto agli altrettanto discontinui risultati di Daniele Bonera, capace praticamente di vincere solo contro la Spal di Andrea Dossena. Con i giovani del Diavolo mister Oddo ci ha messo parecchio a ingranare, poi ha infilato una striscia positiva, ma ha chiuso molto male, facendosi superare in classifica proprio dalla Spali all’ultima curva, che potrà valere molto nei 180 minuti tra Solbiate e il “Mazza”. Non resta quindi che attendere i duelli del 10 e del 17 maggio: dispute nuove, tutte da scrivere, con le bizzarre combinazioni del calcio che hanno dato vita a un intreccio ricco di pathos per tutti gli osservatori del presente e del recente passato. Il dentro o fuori della Spal, vedrà ancora come protagonista mister Oddo. Nella chiara speranza che, alla fine, l’urlo liberatorio possa alzarsi dallo spogliatoio biancazzurro ed echeggiare in tutto corso Piave.