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Spal, ecco la ricetta di Contiliano: «Cattivi, concentrati e dare tutto»

Spal, ecco la ricetta di Contiliano: «Cattivi, concentrati e dare tutto»

Il centrocampista è stato protagonista a Carpi con 26 presenze e 2 gol

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Ferrara Nicolò Contiliano, cuore biancazzurro, attende l’esito del playout di ritorno per vedere se la “sua” Spal riuscirà a rimontare. Il centrocampista (classe 2004) di Santa Maria Maddalena è reduce da un’ottima stagione vissuta nella virtuosa e organizzata “palestra” di Carpi. Dove ha collezionato 26 presenze e segnato 2 marcature. In questi giorni dalle parti del “Cabassi” si attende il classico rompete le righe di fine anno, ma ci si tiene ancora in forma tra palestra e campo.

Contiliano, il suo giudizio sull’annata a Carpi?

«A livello di squadra direi che è andata molto bene. Abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, una salvezza con tre giornate d’anticipo esprimendo un buon calcio. Non era semplice per una neopromossa: ci sono stati momenti sì e momenti no, ma non abbiamo mai mollato. Personalmente è stata un’opportunità che mi ha fatto bene. L’ho colta e penso di essermi riscattato dopo la scorsa stagione contraddistinta da tanti stop fisici. È stata un’esperienza molto utile, mi sento di essere cresciuto come giocatore e di poter stare assolutamente dentro a questo campionato».

Dalle parti di Ferrara, invece, si è tribolato parecchio.

«Non essendo stato dentro il gruppo non posso esprimermi nel dettaglio, ma quando i risultati non arrivano non è mai facile. Mi dispiace molto. Nessuno si aspettava una Spal così perché in rosa ci sono giocatori esperti e validi. Quest’anno ho voluto concentrarmi su me stesso, ma ho seguito diverse partite. Devo dire che il finale di campionato era stato positivo, qualcosa di confortante si era visto».

Poi, però, l’andata del playout è stata un disastro.

«Sconfitta sorprendente, proprio per quello che stavamo dicendo. Non mi aspettavo questo passo falso perché tra Spal e Milan Futuro c’è una differenza incredibile. Il Milan ha tanti ragazzi giovani, anche se a gennaio hanno preso qualche “over”. Di loro conosco Bozzolan, col quale ho condiviso la stanza nell’unica convocazione ricevuta in Nazionale ai tempi della Spal. Hanno qualità nonostante manchino Camarda e Jimenez, individualmente sono molto forti. In un momento da dentro o fuori, bisognerebbe essere cattivi, concentrati e dare tutto».

Sarà allo stadio sabato?

«Non penso perché da tempo uno dei miei amici stretti aveva organizzato il suo compleanno, ma non mancherò di collegarmi col telefono e guardarla il più possibile facendo il tifo per la Spal».

Massimo Oddo, allenatore avversario, è stato l’uomo che aveva decretato il suo esordio in B.

«Sì, due anni fa aveva creduto in me, dando la svolta all’inizio della mia carriera. Non mi sarei mai aspettato di esordire in quel momento di difficoltà della squadra, a 18 anni. Sarà sempre grato a lui. Per il resto abbiamo sempre avuto un semplice rapporto giocatore-allenatore, senza quel qualcosa in più. Ma l’abbraccio dopo la partita col Parma me lo tengo ancora bello stretto e non dimenticherò mai le belle parole che spendeva per me durante le conferenze».

Sabato, sarà davvero l’ultima in campo per Mirco Antenucci.

«Quando giocava alla Spal in serie A io ero uno dei bimbi del vivaio e a una festa di Natale ero riuscito a fare una foto con lui. Averlo poi rincontrato lo scorso anno e aver avuto la possibilità di giocarci assieme è una delle cose più belle che mi siano capitate. Persona incredibile, magnifica, professionista a 360 gradi, giocatore indiscutibile anche a quest’età. Ho visto il suo video sui social durante il saluto di qualche settimana fa, ho commentato, mi sono emozionato. Mirco è un vero e proprio esempio per tutti e un simbolo per la città».

Il futuro di Contiliano, invece?

«Quando finisco una stagione amo staccare un po’ la spina e riparlarne col mio procuratore da metà giugno in poi. È chiaro che molto dipenderà da quale categoria farà la Spal il prossimo anno e spero sia la C. Avrei un altro anno di contratto. Proverò comunque a fare la scelta migliore per il mio futuro. Cerco solo che si punti su di me e che ci sia fiducia nei miei confronti: in tal caso sarebbe più semplice esprimermi.

Alessio Duatti

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